Rifiuti zona P.I.P.: tutti giù per terra!
La zona dell'amore prediletta dalle coppie gravinesi. Una passeggiata poco suggestiva...
7 maggio, ore 11.00. Una passeggiata poco suggestiva quella fatta sabato in una giornata di sole; quel sole che riscalda il pianeta, che mette allegria, quel sole che permette però di individuare senza riuscire a far finta di nulla, i rifiuti che la zona P.I.P ("Piano insediamenti produttivi") della nostra città a malincuore ospita.
Di seguito le fotografie scattate, istantanee di un incubo condiviso da residenti e imprenditori. Poche davvero le parole per descriverle.
È questa la zona dell'amore prediletta dalle coppie gravinesi, che troppo spesso si appartano senza seguire le regole della decenza e del buon senso. La contraccezione infatti è visibile per terra quasi dappertutto. Eppure dovrebbe essere noto che i condom non hanno caratteristiche ecocompatibili, non sono biodegradabili insomma…forse, si spera, quella a basso impatto ambientale sarà la contraccezione del futuro!
Qualche imprenditore ci fa sapere che in passato ha anche utilizzato, per tamponare il problema, "rimedi materiali" che poi è stato costretto a rimuovere: "abbiamo circoscritto gli spiazzali che accerchiano le nostre aziende, quelli più trafficati dagli innamorati, con blocchi di cemento, per evitare la sosta serale delle macchine, ma qualcuno ha obiettato che trattandosi di suolo pubblico, non potevamo permetterci di farlo".
Ma magari la zona P.I.P. fosse invasa dai soli scarti delle coppiette!
Oltre alla contraccezione, il panorama del pattume trovato per terra è stato davvero vasto: bottiglie, volantini, pacchi di sigarette, scatolette di tonno, sacchetti di patatine, cartoni, casse per frutta, e gratta e vinci per chi la fortuna la tenta e la getta lì dove merita di giacere, quando si ostina a non assecondarci!
Così gli umori dei proprietari delle aziende della zona P.I.P non tardano a farsi sentire: tutti ce l'hanno con gli innamorati incivili; qualcuno accusa anche gli autotrasportatori di scaricare i rifiuti in zona P.I.P., "altrimenti non si spiegherebbe la mole multiforme e varia di immondizia che cresce nella zona".
Qualcuno aggiunge al problema dell' inciviltà, la presenza di un numero di bidoni non adeguato. C'è chi, infatti, ha dichiarato testualmente: "Io sono l'unico fesso che porta l'immondizia fino qui". Quanto al "fesso" ci siamo fidati, ma che vuol dire "fino qui" abbiamo chiesto.
A quanto pare i bidoni della spazzatura sarebbero 40 in tutta la zona e per residenti ed imprenditori non sarebbero sufficienti.
Questo renderebbe difficile e gravoso ogni volta raggiungere il cassonetto più vicino, che sarebbe sempre troppo lontano.
Ma cominciare ad utilizzare i bidoni presenti diventerebbe già un traguardo importante, si potrebbe obiettare!
Quello della insufficienza dei cassonetti è solo un problema in più!
Residenti e imprenditori contestano, insomma, la presenza della più variegata e colorata spazzatura per strada e rimproverano all'amministrazione di trascurare dal punto di vista della raccolta dei rifiuti la zona industriale: "i rifiuti che vedete, sono lì da anni", ci dicono quasi in coro. "Questo vuol dire - chiariscono gli interessati - che in questa zona la raccolta dei rifiuti a livello comunale non avviene da troppo tempo; gli unici ad intervenire siamo noi imprenditori, che saltuariamente, pur non essendo tenuti, ci preoccupiamo di ripulire qualche arteria della grande zona P.I.P.".
Quanto prima cercheremo di sentire la campana che fa capo all'amministrazione comunale, questi invece erano solo gli sfoghi di quanti la zona P.I.P. la vivono quotidianamente.