Rifiuti zona P.I.P: risponde l’assessore Lamuraglia

Il contratto con la Tra.de.co non comprende la raccolta rifiuti di quella zona. In attesa della stipula di un nuovo contratto con la società

giovedì 12 maggio 2011 19.03
A cura di Marina Dimattia
Quella montagna di rifiuti in zona P.I.P. ha suscitato il ribrezzo di molti. In attesa di verificare se le coppiette, piene di rimorsi e tormentate dal senso di colpa, abbiano deciso di optare per i bidoni dell'immondizia, in attesa di una presa di coscienza da parte di coloro che scaricano abusivamente in quella zona, ci siamo premurati, come promesso, di contattare l'amministrazione.

Interpellato l'assessore all'ambiente, il dott. Lamuraglia, queste le sue dichiarazioni: "Ieri mattina e quest'oggi sono andato personalmente ad effettuare un sopralluogo nella zona P.I.P, mi sono sincerato della situazione, e ho chiesto un favore alla Tra.de.c.o, così che tra domani e l'inizio della prossima settimana provvederà a rimuovere i rifiuti in quella zona".
E sì perché a quanto pare di favore si tratta. Come ha spiegato meglio lo stesso assessore, il contratto con la società Tra.de.co. che opera nel settore della raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti, stipulato nel lontano 1994 ed in proroga sine die (fino a nuova stipula), non prevede, tra le zone interessate alla pulizia, la zona industriale in questione, oltre che le attuali zone periferiche e le borgate gravinesi, poichè al momento della stipula di quel contratto, Gravina non era estesa come lo è attualmente.

Questa insomma la causa della noncuranza nei confronti della zona P.I.P. Ma poiché con i favori non si va da nessuna parte, lo stesso assessore ha chiarito la volontà di stipulare il nuovo contratto con la società, sebbene ha precisato che un accordo che ammonti a 5-6 milioni di Euro non è facile da sottoscrivere.
Non è mancata una bordata alle precedenti amministrazioni, colpevoli della attuale situazione di stallo in materia di raccolta di rifiuti e una azione di sensibilizzazione nei confronti degli imprenditori i quali, in ogni caso, dovranno continuare ad occuparsi della pulizia dei rispettivi spazi/terreni privati.