Rigenerazione urbana: Scegliere l’ambito in cui applicarla
L’obiettivo del primo incontro di Gravina 2020. "Iniziamo dal centro storico" – queste le parole dell'assessore Tremamunno
mercoledì 15 giugno 2011
12.52
L'idea di partenza dell'amministrazione comunale inerente la rigenerazione urbana prende le mosse dal centro storico per essere in seguito applicata ad altri ambiti. Questo è quanto è venuto fuori dal primo incontro del "Programma di Rigenerazione Urbana Partecipata" tenutosi ieri sera alle ore 18 presso le Officine Culturali di Gravina in P. a cui ne seguiranno altri due, rispettivamente il 20 ed il 24 giugno 2011.
Sul palco i rappresentanti dell'amministrazione comunale, l'assessore all'urbanistica, Lorenzo Tremamunno, l'assessore ai lavori pubblici, Luigi Serangelo e la dottoressa Angela Scianatico, in veste di consulente dell'amministrazione comunale.
L'incontro è stato aperto dall'assessore Tremamunno, il quale ha ripetutamente chiesto conferma ai cittadini il loro parere sull'individuazione del centro storico come ambito di intervento da rigenerare sotto gli occhi increduli dei partecipanti che davano per scontato la scelta.
La parola è subito passata alla dottoressa Scianatico, amministratore unico della Profin Service, un'azienda barese che si occupa di fornire supporto di consulenza e assistenza nella pianificazione e realizzazione dei progetti d'investimento sia per le amministrazioni pubbliche che per le aziende.
L'intervento della Scianatico è stato molto lungo e tecnico ma al contempo è riuscito a fornire al pubblico una visione dei punti di forza e di debolezza con conseguenti obiettivi da porre nella riqualificazione del territorio urbano del centro storico.
Migliorare il grado di accessibilità, riorganizzare e potenziare il sistema dei parcheggi per i residenti, promuovere la percorribilità pedonale ed escursionistica lungo "la Gravina", intervenire per il consolidamento delle zone più compromesse (zone crolli), creare un sistema di incentivi che favoriscano l'insediamento dei privati e di attività artigianali e commerciali, realizzare nuovi spazi di socializzazione ed aggregazione: tutti interventi da applicare al centro storico.
"Gravina è un libro di storia ma non è capace di fare auto-promozione." – queste le parole della Scianatico che ha sottolineato come il territorio ha tante potenzialità ma non riesce a sfruttarle (in allegato la presentazione utilizzata dalla Scianatico).
Tra i presenti, il movimento di cittadinanza attiva "Siamo tutti tufi" che per l'occasione, ha presentato in un video le linee guida per l'attivazione del percorso di rigenerazione urbana attraverso la ricostruzione antropica di Gravina.
Una domanda nasce spontanea: Riuscirà il video ad avere la giusta collocazione nel progetto?
In allegato il verbale dell'incontro.
Sul palco i rappresentanti dell'amministrazione comunale, l'assessore all'urbanistica, Lorenzo Tremamunno, l'assessore ai lavori pubblici, Luigi Serangelo e la dottoressa Angela Scianatico, in veste di consulente dell'amministrazione comunale.
L'incontro è stato aperto dall'assessore Tremamunno, il quale ha ripetutamente chiesto conferma ai cittadini il loro parere sull'individuazione del centro storico come ambito di intervento da rigenerare sotto gli occhi increduli dei partecipanti che davano per scontato la scelta.
La parola è subito passata alla dottoressa Scianatico, amministratore unico della Profin Service, un'azienda barese che si occupa di fornire supporto di consulenza e assistenza nella pianificazione e realizzazione dei progetti d'investimento sia per le amministrazioni pubbliche che per le aziende.
L'intervento della Scianatico è stato molto lungo e tecnico ma al contempo è riuscito a fornire al pubblico una visione dei punti di forza e di debolezza con conseguenti obiettivi da porre nella riqualificazione del territorio urbano del centro storico.
Migliorare il grado di accessibilità, riorganizzare e potenziare il sistema dei parcheggi per i residenti, promuovere la percorribilità pedonale ed escursionistica lungo "la Gravina", intervenire per il consolidamento delle zone più compromesse (zone crolli), creare un sistema di incentivi che favoriscano l'insediamento dei privati e di attività artigianali e commerciali, realizzare nuovi spazi di socializzazione ed aggregazione: tutti interventi da applicare al centro storico.
"Gravina è un libro di storia ma non è capace di fare auto-promozione." – queste le parole della Scianatico che ha sottolineato come il territorio ha tante potenzialità ma non riesce a sfruttarle (in allegato la presentazione utilizzata dalla Scianatico).
Tra i presenti, il movimento di cittadinanza attiva "Siamo tutti tufi" che per l'occasione, ha presentato in un video le linee guida per l'attivazione del percorso di rigenerazione urbana attraverso la ricostruzione antropica di Gravina.
Una domanda nasce spontanea: Riuscirà il video ad avere la giusta collocazione nel progetto?
In allegato il verbale dell'incontro.