Riordino rete ospedaliera, notizie per l'Ospedale della Murgia
A completamento dei lavori saranno attivati posti letto di endocrinologia, neurologia e riabilitazione. Revisione posti letto anche negli ospedali di Altamura e Gravina
giovedì 16 dicembre 2010
La Giunta regionale ha approvato ieri la proposta di deliberazione per il riordino della rete ospedaliera della Regione Puglia (anno 2010), previsto dal Piano di rientro sanitario al fine di coprire il debito e di perseguire l'equilibrio economico. Questo comporterà la riduzione dei posti letto e dei ricoveri e la trasformazione o disattivazione di stabilimenti ospedalieri. Nel dettaglio, entro il 31 dicembre 2010 si prevede la riduzione di 1513 posti letto e la chiusura di 15 stabilimenti ospedalieri. Tre – Rutigliano, Noci, Campi Salentina - verranno riconvertiti in strutture sanitarie territoriali.
Notizie per l'Ospedale della Murgia. A completamento dei lavori, previsto entro giugno, saranno attivati posti letto di endocrinologia, neurologia e riabilitazione. Revisione dei posti letto anche nello stabilimento ospedaliero di Altamura e di Gravina. In cardiologia si passa da 5 a 10, in medicina interna da 48 a 35, in nefrologia da 5 a 10, 4 posti assegnati all'oncologia, in chirurgia generale si passa da 30 a 24, in ortopedia da 22 a 24, in ostetricia e ginecologia da 26 a 24, in pediatria il numero rimane 10, in terapia intensiva da 5 a 8, in unità coronaria rimangono 8 posti letto, in psichiatria si passa da 10 a 15 e in lungodegenza da 12 a 8. Rimescolando le carte, si conta solo un posto letto in meno. "L'attività dell'Ospedale della Murgia - così come specificato nel Piano di Rientro - sarà direttamente collegata al recupero della mobilità di confine con la Basilicata".
Saranno disattivati gli ospedali con un numero di posti letto inferiore a 70, con meno di tre unità operative per acuti e sulla base dei dati complessivi di attività e del grado percentuale di utilizzo della struttura da parte dei cittadini residenti nel Comune in cui è localizzata. Si tratta degli stabilimenti ospedalieri di Ruvo, Bitonto, Santeramo, Minervino Murge, Spinazzola, Cisternino, Ceglie Messapica, Monte Sant'Angelo, Torremaggiore, San Marco in Lamis, Gagliano del Capo, Maglie, Poggiardo, Massafra e Mottola. I territori interessati dalla disattivazione degli ospedali, "saranno oggetto di processi di potenziamento e riqualificazione delle attività assistenziali territoriali alternative al ricovero (assistenza domiciliare, assistenza specialistica ambulatoriale, assistenza residenziale e semiresidenziale, riorganizzazione della medicina di gruppo)".
Il Regolamento di riordino della rete ospedaliera della Regione Puglia per l'anno 2010 mira a "migliorare la qualità ed appropriatezza dell'offerta ospedaliera ed al contenimento della relativa spesa".
Notizie per l'Ospedale della Murgia. A completamento dei lavori, previsto entro giugno, saranno attivati posti letto di endocrinologia, neurologia e riabilitazione. Revisione dei posti letto anche nello stabilimento ospedaliero di Altamura e di Gravina. In cardiologia si passa da 5 a 10, in medicina interna da 48 a 35, in nefrologia da 5 a 10, 4 posti assegnati all'oncologia, in chirurgia generale si passa da 30 a 24, in ortopedia da 22 a 24, in ostetricia e ginecologia da 26 a 24, in pediatria il numero rimane 10, in terapia intensiva da 5 a 8, in unità coronaria rimangono 8 posti letto, in psichiatria si passa da 10 a 15 e in lungodegenza da 12 a 8. Rimescolando le carte, si conta solo un posto letto in meno. "L'attività dell'Ospedale della Murgia - così come specificato nel Piano di Rientro - sarà direttamente collegata al recupero della mobilità di confine con la Basilicata".
Saranno disattivati gli ospedali con un numero di posti letto inferiore a 70, con meno di tre unità operative per acuti e sulla base dei dati complessivi di attività e del grado percentuale di utilizzo della struttura da parte dei cittadini residenti nel Comune in cui è localizzata. Si tratta degli stabilimenti ospedalieri di Ruvo, Bitonto, Santeramo, Minervino Murge, Spinazzola, Cisternino, Ceglie Messapica, Monte Sant'Angelo, Torremaggiore, San Marco in Lamis, Gagliano del Capo, Maglie, Poggiardo, Massafra e Mottola. I territori interessati dalla disattivazione degli ospedali, "saranno oggetto di processi di potenziamento e riqualificazione delle attività assistenziali territoriali alternative al ricovero (assistenza domiciliare, assistenza specialistica ambulatoriale, assistenza residenziale e semiresidenziale, riorganizzazione della medicina di gruppo)".
Il Regolamento di riordino della rete ospedaliera della Regione Puglia per l'anno 2010 mira a "migliorare la qualità ed appropriatezza dell'offerta ospedaliera ed al contenimento della relativa spesa".