Riscossione dei censi, sospendere i pagamenti per fare chiarezza
Petrara e Varrese chiedono una discussione in consiglio comunale
martedì 2 febbraio 2016
9.28
Tornare in consiglio comunale e ridiscutere le pratiche di riscossione dei censi in materia di regolarizzazione dei rapporti legati ad usi civici e canoni enfiteutici.
E' questa la richiesta sottoscritta dai consiglieri Angelo Petrara e Vincenzo Varrese e indirizzata al sindaco, oltre che all'assessore al bilancio Liborio Dibattista e al presidente della commissione patrimonio.
Una richiesta giunta dopo le numerose sollecitazioni dei cittadini a proposito della cartelle esattoriali che la Gestam, la società che si occupa della riscossione dei tributi per conto del Comune, sta inviando ai cittadini anche in considerazione del fatto che "gli avvisi appaiono errati poiché contengono somme diverse da quelle che il regolamento prevede" rimarcano i consiglieri.
"La materia è ostica – evidenzia il consigliere Petrara - ma non per questo bisogna abusare della buona fede dei cittadini che pur di non avere problemi a volte pagano anche se non dovrebbero".
Due le questioni che sono già state discusse nel corso di un preventivo incontro tra i due consiglieri di opposizione, l'assessore Dibattista e i rappresentati della stessa Gestam: "Innanzitutto – rimarca Petrara – si stanno inviando queste cartelle solo all'ultimo proprietario del fondo calcolando il dovuto a partire dalla data di affidamento del terreno e sino al 2016 arrivando ad un totale spropositato. Per altro – denuncia ancora il consigliere – negli avvisi di pagamento si omette di informare la cittadinanza che gli agricoltori diretti hanno diritto a determinate riduzioni sulla somma".
Per Petrara siamo dinanzi all'ennesimo "atto pasticciato".
Per questo si chiede l'immediata sospensione dei termini di riscossione con un passaggio obbligatorio in consiglio comunale.
In attesa di risposte e forse alla luce delle lamentele raccolte tra i cittadini, nei giorni scorsi l'assessore Dibarttista ha fatto sapere attraverso una nota ufficiale che è stato prorogato di sessanta giorni, a far data dall'avvenuta ricezione degli avvisi di pagamento, il termine ultimo per procedere alla regolarizzazione dei rapporti legati. Inoltre si ricorda ai proprietari di terreni che è prevista per agricoltori diretti, braccianti, addetti alla zootecnica ed imprenditori agricoli a titolo principale, cittadini residenti, una riduzione del 35% sul totale da versare. Previsto pure uno sconto del 10% per chi sia in possesso dell'atto di compravendita in cui non sia stata eventualmente riportata l'esistenza del vincolo, con facoltà di cumulare questa riduzione alle altre, fino a un massimo del 40%. Introdotta inoltre la possibilità di affrancare definitivamente i terreni dai censi corrispondendo un importo pari a 20 annualità, godendo delle stesse riduzioni. Contemplata, altresì, la possibilità di procedere al pagamento rateale degli importi richiesti.
Agevolazioni che secondo i due consiglieri sarebbero inutili se prima sulla questione non si farà la dovuta chiarezza.
E' questa la richiesta sottoscritta dai consiglieri Angelo Petrara e Vincenzo Varrese e indirizzata al sindaco, oltre che all'assessore al bilancio Liborio Dibattista e al presidente della commissione patrimonio.
Una richiesta giunta dopo le numerose sollecitazioni dei cittadini a proposito della cartelle esattoriali che la Gestam, la società che si occupa della riscossione dei tributi per conto del Comune, sta inviando ai cittadini anche in considerazione del fatto che "gli avvisi appaiono errati poiché contengono somme diverse da quelle che il regolamento prevede" rimarcano i consiglieri.
"La materia è ostica – evidenzia il consigliere Petrara - ma non per questo bisogna abusare della buona fede dei cittadini che pur di non avere problemi a volte pagano anche se non dovrebbero".
Due le questioni che sono già state discusse nel corso di un preventivo incontro tra i due consiglieri di opposizione, l'assessore Dibattista e i rappresentati della stessa Gestam: "Innanzitutto – rimarca Petrara – si stanno inviando queste cartelle solo all'ultimo proprietario del fondo calcolando il dovuto a partire dalla data di affidamento del terreno e sino al 2016 arrivando ad un totale spropositato. Per altro – denuncia ancora il consigliere – negli avvisi di pagamento si omette di informare la cittadinanza che gli agricoltori diretti hanno diritto a determinate riduzioni sulla somma".
Per Petrara siamo dinanzi all'ennesimo "atto pasticciato".
Per questo si chiede l'immediata sospensione dei termini di riscossione con un passaggio obbligatorio in consiglio comunale.
In attesa di risposte e forse alla luce delle lamentele raccolte tra i cittadini, nei giorni scorsi l'assessore Dibarttista ha fatto sapere attraverso una nota ufficiale che è stato prorogato di sessanta giorni, a far data dall'avvenuta ricezione degli avvisi di pagamento, il termine ultimo per procedere alla regolarizzazione dei rapporti legati. Inoltre si ricorda ai proprietari di terreni che è prevista per agricoltori diretti, braccianti, addetti alla zootecnica ed imprenditori agricoli a titolo principale, cittadini residenti, una riduzione del 35% sul totale da versare. Previsto pure uno sconto del 10% per chi sia in possesso dell'atto di compravendita in cui non sia stata eventualmente riportata l'esistenza del vincolo, con facoltà di cumulare questa riduzione alle altre, fino a un massimo del 40%. Introdotta inoltre la possibilità di affrancare definitivamente i terreni dai censi corrispondendo un importo pari a 20 annualità, godendo delle stesse riduzioni. Contemplata, altresì, la possibilità di procedere al pagamento rateale degli importi richiesti.
Agevolazioni che secondo i due consiglieri sarebbero inutili se prima sulla questione non si farà la dovuta chiarezza.