Riuscirà il ponte acquedotto a diventare luogo del cuore 2012?
La raccolta firme prosegue lenta. C’è tempo fino al 31 ottobre.
venerdì 28 settembre 2012
17.50
Un match a colpi di preferenze, firme e click. Terreno di gioco: carta stampata e web.
È questa la nuova battaglia che il Club Unesco di Gravina sta portando avanti ormai da mesi e che terminerà il prossimo 31 ottobre, quando bisognerà prendere contezza dei numeri.
Alla base dell'iniziativa l'intento di caldeggiare la candidatura del ponte acquedotto a "Luogo del Cuore 2012", direttamente sul sito del Fai, ovvero nel cuore nevralgico del paese, in piazza, dove il Club Unesco sta continuando ad allestire banchetti per la raccolta firme, una petizione aperta a tutti, minorenni e maggiorenni. Sul ponte pende, ora, una pericolosa spada di Damocle, un non peregrino rischio di crollo originato dallo smottamento alla base del pilastro centrale. Azioni di recupero sulla struttura sarebbero quanto mai indispensabili per assicurare un futuro a quel luogo da sempre avvolto da un'aura di leggendario romanticismo.
Ad oggi 4.300 sono le firme su carta, 420 le preferenze segnalate su internet. Pochi consensi per una popolazione di circa 43.000 abitanti. Poco interessamento da parte della città? "Sì, la raccolta è lenta. Eppure la gente resta entusiasta quando apprende dell'iniziativa e immagina già eventuali azioni di tutela e valorizzazione che il Fai potrebbe aiutare a realizzare sul ponte. Forse quello che manca è una maggiore sensibilizzazione istituzionale. L'amministrazione ci è vicina, ma forse potrebbe fare qualcosa in più per spendersi in prima persona nella raccolta dei consensi", dice Rosaria Dibattista, presidente del Club Unesco.
I numeri, in effetti, non bastano, considerando che l'iniziativa coinvolge l'intero stivale. Gravina è all'ottavo posto di una classifica che vede sul podio tre luoghi del cuore al momento al sicuro da qualsiasi interferenza. 1.000 voti in più sul web tra il primo luogo del cuore e la struttura gravinese. Per sbaragliare la concorrenza, resta poco più di un mese.
È questa la nuova battaglia che il Club Unesco di Gravina sta portando avanti ormai da mesi e che terminerà il prossimo 31 ottobre, quando bisognerà prendere contezza dei numeri.
Alla base dell'iniziativa l'intento di caldeggiare la candidatura del ponte acquedotto a "Luogo del Cuore 2012", direttamente sul sito del Fai, ovvero nel cuore nevralgico del paese, in piazza, dove il Club Unesco sta continuando ad allestire banchetti per la raccolta firme, una petizione aperta a tutti, minorenni e maggiorenni. Sul ponte pende, ora, una pericolosa spada di Damocle, un non peregrino rischio di crollo originato dallo smottamento alla base del pilastro centrale. Azioni di recupero sulla struttura sarebbero quanto mai indispensabili per assicurare un futuro a quel luogo da sempre avvolto da un'aura di leggendario romanticismo.
Ad oggi 4.300 sono le firme su carta, 420 le preferenze segnalate su internet. Pochi consensi per una popolazione di circa 43.000 abitanti. Poco interessamento da parte della città? "Sì, la raccolta è lenta. Eppure la gente resta entusiasta quando apprende dell'iniziativa e immagina già eventuali azioni di tutela e valorizzazione che il Fai potrebbe aiutare a realizzare sul ponte. Forse quello che manca è una maggiore sensibilizzazione istituzionale. L'amministrazione ci è vicina, ma forse potrebbe fare qualcosa in più per spendersi in prima persona nella raccolta dei consensi", dice Rosaria Dibattista, presidente del Club Unesco.
I numeri, in effetti, non bastano, considerando che l'iniziativa coinvolge l'intero stivale. Gravina è all'ottavo posto di una classifica che vede sul podio tre luoghi del cuore al momento al sicuro da qualsiasi interferenza. 1.000 voti in più sul web tra il primo luogo del cuore e la struttura gravinese. Per sbaragliare la concorrenza, resta poco più di un mese.