Rosa Carlucci chiede un risarcimento al Comune di Gravina

Avv. Ciocia: "negligenza da parte dell'amministrazione nel verificare lo stato del luogo"

martedì 21 giugno 2011 10.17
Una richiesta di un risarcimento danni per omessa custodia nei confronti del Comune di Gravina e dei proprietari del casolare di via Consolazione, è stata presentata al Tribunale di Altamura, (sezione distaccata di Bari), dalla difesa di Rosa Carlucci, la mamma di Ciccio e Tore, i fratellini scomparsi il 5 giugno del 2006 e ritrovati morti 20 mesi dopo, il 25 febbraio 2008, in fondo alla cisterna per l'acqua, della cosiddetta "casa delle 100 stanze".

"Il 30 giugno si terrà la prima udienza presso lo stesso tribunale di Altamura, dinanzi al giudice Fazio. Non abbiamo osato quantificare il danno, per non trascendere nella indelicatezza; abbiamo chiesto un risarcimento secondo equità. Se ci saranno i presupposti sarà il giudice a provvedere alla determinazione della somma", queste le parole dell'avv. Ciocia, legale della signora Carlucci, da noi contattato.

Un danno quello a carico dell'amministrazione comunale a titolo di "mancata sorveglianza dello stato in cui si trovava lo stabile; l'amministrazione a nostro avviso avrebbe in questo senso, dovuto sopperire alla negligenza dei proprietari", così ha continuato il legale.