Rubavano auto in Puglia e Basilicata. Arrestati dalla Polizia.
In manette anche due gravinesi.
venerdì 2 dicembre 2011
15.58
In un paio d'anni avrebbero messo a segno almeno un centinaio di colpi. Trafugando altrettante auto tra la Puglia e la Basilicata. Scoperti, sono stati arrestati nel corso di un'operazione anticrimine condotta dalla Polizia di Stato.
A finire in manette anche due gravinesi, il cinquantanovenne Francesco Mangione, residente a Matera e già noto alle forze dell'ordine, ed il suo compaesano Giuseppe Nuzzi. Con loro, dietro le sbarre, il terlizzese Pasquale Matteucci. I primi due accusati di furto, il terzo di ricettazione.
Le indagini, lunghe e complesse, sono state condotte dalla Squadra Mobile materana in collaborazione con gli agenti del Commissariato di Gravina. Controlli e accertamenti avrebbero permesso di appurare, secondo gli investigatori, che il terzetto avrebbe agito secondo una rigida divisione dei ruoli: a Mangione e Nuzzi il compito di individuare e trafugare le auto. A Matteucci quello di ospitarle in un esercizio di autodemolizione. Nel mirino del trio per lo più ciclomotori e utilitarie di media cilindrata, in particolare Smart e minicar, facili da smerciare sul mercato dell'usato.
Per aprire le vetture senza problemi, il gruppo si sarebbe avvalso di centraline elettroniche prelevate o rubate da vecchie auto. Un sistema ingegnoso e all'evidenza ben collaudato, che avrebbe permesso ai tre di impossessarsi di almeno trenta automobili nella sola Matera nel corso del solo 2011. Per evitare di dare nell'occhio, i furti sulla piazza materana sarebbero stati alternati a incursioni nel potentino ed a Bari, con una media di quasi tre colpi a settimana. Una precauzione che non è tuttavia servita a depistare i poliziotti, che alla fine hanno tirato la rete e fatto scattare le manette ai polsi dei presunti responsabili dei ripetuti furti.
I tre indagati compariranno nelle prossime ore davanti al Gip per rendere l'interrogatorio di garanzia e fornire la loro verità dei fatti.
A finire in manette anche due gravinesi, il cinquantanovenne Francesco Mangione, residente a Matera e già noto alle forze dell'ordine, ed il suo compaesano Giuseppe Nuzzi. Con loro, dietro le sbarre, il terlizzese Pasquale Matteucci. I primi due accusati di furto, il terzo di ricettazione.
Le indagini, lunghe e complesse, sono state condotte dalla Squadra Mobile materana in collaborazione con gli agenti del Commissariato di Gravina. Controlli e accertamenti avrebbero permesso di appurare, secondo gli investigatori, che il terzetto avrebbe agito secondo una rigida divisione dei ruoli: a Mangione e Nuzzi il compito di individuare e trafugare le auto. A Matteucci quello di ospitarle in un esercizio di autodemolizione. Nel mirino del trio per lo più ciclomotori e utilitarie di media cilindrata, in particolare Smart e minicar, facili da smerciare sul mercato dell'usato.
Per aprire le vetture senza problemi, il gruppo si sarebbe avvalso di centraline elettroniche prelevate o rubate da vecchie auto. Un sistema ingegnoso e all'evidenza ben collaudato, che avrebbe permesso ai tre di impossessarsi di almeno trenta automobili nella sola Matera nel corso del solo 2011. Per evitare di dare nell'occhio, i furti sulla piazza materana sarebbero stati alternati a incursioni nel potentino ed a Bari, con una media di quasi tre colpi a settimana. Una precauzione che non è tuttavia servita a depistare i poliziotti, che alla fine hanno tirato la rete e fatto scattare le manette ai polsi dei presunti responsabili dei ripetuti furti.
I tre indagati compariranno nelle prossime ore davanti al Gip per rendere l'interrogatorio di garanzia e fornire la loro verità dei fatti.