Sagre del fungo cardoncello, sequestrati 200 kg di prodotti
Accusa di frode in commercio. Effettuati controlli dei Carabinieri forestali dell'Alta Murgia sulla tracciabilità
martedì 27 novembre 2018
16.45
I militari del Reparto Carabinieri Parco Alta Murgia di Altamura hanno portato a termine una specifica attività di controllo a tutela dei consumatori nel corso delle "Sagre del fungo cardoncello" organizzate a Ruvo, Gravina, Spinazzola, Minervino e Cassano. Obiettivo è stato reprimere l'illegalità in materia di sicurezza agroalimentare sui prodotti allestiti negli stand e offerti in vendita ai visitatori.
Numerosi i controlli effettuati a tutela del consumatore sulla qualità e conservazione delle merci deperibili e soprattutto sulla tracciabilità/rintracciabilità ed etichettatura degli stessi. Dalle ispezioni dei militari, diretti dal Maggiore Giuliano Palomba, è emerso che alcuni espositori vendevano merci alimentari, principalmente salumi, formaggi e dolci privi di qualsivoglia etichetta e quindi in assenza di tracciabilità sulla loro origine.
Non sono stati trovati prodotti avariati o potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori. Però, c'era l'inganno perché si vendevano prodotti spacciandoli per alimenti di origine o di natura più pregiata.
In un caso, si spacciava per "baccala'" il filetto di "Molva" (nella foto) un pesce avente valore commerciale e qualitativo decisamente inferiore, traendo così in chiaro inganno il consumatore. Le verifiche hanno anche interessato il settore biologico smascherando frutti di melagrana dichiarati biologici ma privi della certificazione rilasciata dai competenti organismi di controllo.
Anche in materia di alimenti DOP (Denominazioni di Origine Protetta) si è accertato un utilizzo fasullo e fraudolento del marchio abusivamente utilizzato sui preparati di pistacchio commercializzati per pistacchio di Bronte DOP, al fine di attrarre l'interesse dell'acquirente.
La visita dei militari ai numerosi stands ha permesso anche di accertare diversi casi in cui i prodotti erano esposti o conservati in condizioni che non garantivano adeguate protezioni igieniche e sanitarie.
Tutti casi e fattispecie giuridiche in netto contrasto con i regolamenti Europei e con la specifica normativa di settore tendente a salvaguardare il consumatore. Per questo tre soggetti sono stati deferiti alla competente Magistratura di Trani per frode nell'esercizio del commercio mentre 200 kg di vari prodotti alimentari sono stati posti sotto sequestro.
Elevate anche sanzioni amministrative per circa 10 mila Euro.
In conclusione, non bisogna generalizzare perché tantissimi espositori - sicuramente in grande maggioranza - erano perfettamente in regola e i loro prodotti venduti erano di qualità e con la garanzie di igiene e tracciabilità.
Numerosi i controlli effettuati a tutela del consumatore sulla qualità e conservazione delle merci deperibili e soprattutto sulla tracciabilità/rintracciabilità ed etichettatura degli stessi. Dalle ispezioni dei militari, diretti dal Maggiore Giuliano Palomba, è emerso che alcuni espositori vendevano merci alimentari, principalmente salumi, formaggi e dolci privi di qualsivoglia etichetta e quindi in assenza di tracciabilità sulla loro origine.
Non sono stati trovati prodotti avariati o potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori. Però, c'era l'inganno perché si vendevano prodotti spacciandoli per alimenti di origine o di natura più pregiata.
In un caso, si spacciava per "baccala'" il filetto di "Molva" (nella foto) un pesce avente valore commerciale e qualitativo decisamente inferiore, traendo così in chiaro inganno il consumatore. Le verifiche hanno anche interessato il settore biologico smascherando frutti di melagrana dichiarati biologici ma privi della certificazione rilasciata dai competenti organismi di controllo.
Anche in materia di alimenti DOP (Denominazioni di Origine Protetta) si è accertato un utilizzo fasullo e fraudolento del marchio abusivamente utilizzato sui preparati di pistacchio commercializzati per pistacchio di Bronte DOP, al fine di attrarre l'interesse dell'acquirente.
La visita dei militari ai numerosi stands ha permesso anche di accertare diversi casi in cui i prodotti erano esposti o conservati in condizioni che non garantivano adeguate protezioni igieniche e sanitarie.
Tutti casi e fattispecie giuridiche in netto contrasto con i regolamenti Europei e con la specifica normativa di settore tendente a salvaguardare il consumatore. Per questo tre soggetti sono stati deferiti alla competente Magistratura di Trani per frode nell'esercizio del commercio mentre 200 kg di vari prodotti alimentari sono stati posti sotto sequestro.
Elevate anche sanzioni amministrative per circa 10 mila Euro.
In conclusione, non bisogna generalizzare perché tantissimi espositori - sicuramente in grande maggioranza - erano perfettamente in regola e i loro prodotti venduti erano di qualità e con la garanzie di igiene e tracciabilità.