Salone di Torino, Un premio per Renzo Paternoster
L’autore gravinese presenta anche il suo nuovo volume “Dalla guerra alla pace e non viceversa. Un ideario”
lunedì 13 maggio 2024
Parla anche gravinese il salone del libro di Torino. A tenere alto il nome della città, il saggista Renzo Paternoster capace di conquistare la giuria del XVI Premio "Gen. Div. Amedeo De Cia" anno 2024.
Un riconoscimento per il volume "la banalità del Bene" considerato originale e coraggioso, per aver "stravolto" il concetto di "banalità del male" della filosofa Hannah Arendt. Un libro, - hanno sottolineato nelle motivazioni del premio- che partendo dalla definizione di male e bene, affronta il discorso della pena capitale "dispensata" sia durante gli stermini di massa sia durante le esecuzioni capitali.
Infatti, Paternoster evidenzia quanto possa essere banale, immotivata e immorale una esecuzione capitale. Illustrando l'inutilità sul piano pratico. Poi studia il processo che trasforma "persone comuni" i carnefici di massa. Non è il desiderio del male, ma l'attuazione di un bene banale, che si assolutizza. Un saggio -afferma L'autore- "che, iniziando da un percorso semantico, passando per una storia della pace, dal valore dei diritti umani, dall'utilità di un processo di transarmo, si conclude con 10 comandamenti".
Quello ricevuto al salone del libro è solo uno dei tanti premi riscossi da Renzo Paternoster. Il 25 maggio prossimo l'autore incasserà per il suo saggio "Il vizio dello stupro" (già premiato all'International Awards Books for Peace 2021) un nuovo riconoscimento. La premiazione avverrà nell'ambito della manifestazione "Premio letterario Ipazia" che si svolge a Visciano, nel napoletano.
Alla fiera di Torino il saggista gravinese ha avuto occasione anche di presentare la sua ultima fatica. Infatti, nello Spazio dialoghi del Salone del libro lo scrittore ha presentato il suo ultimo saggio, uscito a fine aprile, "Dalla guerra alla pace e non viceversa. Un ideario", edito da Tralerighe, Lucca 2024.
"Nelle attuali condizioni internazionali, con venti di guerra che spirano da ogni dove, parlare di pace, per conoscerla, apprezzarla e concretizzarla, diventa urgente" -spiega l'autore, che il conclusione, sottolinea come "Questo libro, dunque, è un ideario sulla pace, come recita il sotto titolo. La pace, un concetto molte volte collegato a progetti utopici che non fanno i conti con la realtà, frequentemente svuotato dalla sua dimensione autonoma o, peggio, spesso abusato nei suoi contenuti".
Un riconoscimento per il volume "la banalità del Bene" considerato originale e coraggioso, per aver "stravolto" il concetto di "banalità del male" della filosofa Hannah Arendt. Un libro, - hanno sottolineato nelle motivazioni del premio- che partendo dalla definizione di male e bene, affronta il discorso della pena capitale "dispensata" sia durante gli stermini di massa sia durante le esecuzioni capitali.
Infatti, Paternoster evidenzia quanto possa essere banale, immotivata e immorale una esecuzione capitale. Illustrando l'inutilità sul piano pratico. Poi studia il processo che trasforma "persone comuni" i carnefici di massa. Non è il desiderio del male, ma l'attuazione di un bene banale, che si assolutizza. Un saggio -afferma L'autore- "che, iniziando da un percorso semantico, passando per una storia della pace, dal valore dei diritti umani, dall'utilità di un processo di transarmo, si conclude con 10 comandamenti".
Quello ricevuto al salone del libro è solo uno dei tanti premi riscossi da Renzo Paternoster. Il 25 maggio prossimo l'autore incasserà per il suo saggio "Il vizio dello stupro" (già premiato all'International Awards Books for Peace 2021) un nuovo riconoscimento. La premiazione avverrà nell'ambito della manifestazione "Premio letterario Ipazia" che si svolge a Visciano, nel napoletano.
Alla fiera di Torino il saggista gravinese ha avuto occasione anche di presentare la sua ultima fatica. Infatti, nello Spazio dialoghi del Salone del libro lo scrittore ha presentato il suo ultimo saggio, uscito a fine aprile, "Dalla guerra alla pace e non viceversa. Un ideario", edito da Tralerighe, Lucca 2024.
"Nelle attuali condizioni internazionali, con venti di guerra che spirano da ogni dove, parlare di pace, per conoscerla, apprezzarla e concretizzarla, diventa urgente" -spiega l'autore, che il conclusione, sottolinea come "Questo libro, dunque, è un ideario sulla pace, come recita il sotto titolo. La pace, un concetto molte volte collegato a progetti utopici che non fanno i conti con la realtà, frequentemente svuotato dalla sua dimensione autonoma o, peggio, spesso abusato nei suoi contenuti".