San Giuseppe senza falò

Dopo 17 anni il coronavirus ferma la festa per San Giuseppe in zona Pip

giovedì 19 marzo 2020 17.15
A cura di Roberto Varvara
Un appuntamento fisso per la cittadinanza cancellato dal coronavirus. Quel fuoco che non si accenderà stasera fa male agli imprenditori della zona Pip, ma fa male a tutta la popolazione.

Per la prima volta dopo 17 anni il tradizionale falò d San Giuseppe, accompagnato da eventi spettacolari e riti religiosi non andrà in scena nel suo luogo simbolo: la statua dedicata proprio al protettore dei lavoratori, ubicata in zona Pip. Un evento che gli organizzatori mai avrebbero potuto pensare di rinviare a causa di un rischio così grande come una epidemia. Una manifestazione voluta dal mondo imprenditoriale, ma promosso dall'intera comunità cittadina, molto legata alla festa e alle sue tradizioni.

Come il fuoco che in epoca precristiana rappresentava la purificazione e la consacrazione e che nelle epoche successive è stato associato ad un rituale ben augurante per salutare l'arrivo della primavera, o la preparazione della tradizionale focaccia di san Giuseppe, "U ruccl" un impasto ripieno di cipolle sponsali, uvetta passa e acciughe.

Quest'anno tutti dietro le finestre delle nostre case si potrà immaginare quel fuoco, nella speranza che il suo significato purificatore possa quanto prima spazzare via questo virus e tutti i cattivi pensieri che lo accompagnano, tornando a donare serenità e gioia di partecipazione nella comunità gravinese.