San Michele 2011: avrà Max Gazzè un "degno erede”?
Questa sera ore 19.30 la cittadinanza è invitata a partecipare alla prima riunione del comitato. Rimbombano le parole del comitato a conclusione del San Michele 2010: “parsimonia per il prossimo anno”
giovedì 1 settembre 2011
10.37
Era il 7 settembre dello scorso anno, quando cominciava ad aleggiare una voce poi immediatamente confermata, circa la presenza in territorio gravinese, in occasione del San Michele 2010 dell'eclettico musicista romano Max Gazzè.
È il 1 settembre 2011 e, a parte avere conferma del fatto che ancora una volta le luminarie saranno affidate alla ditta International Paulicelli, grazie al notevole consenso riscosso nelle edizioni passate, assente qualsiasi buona nuova.
Saranno forse i 6 giorni di scarto a fare la differenza, o sarà che quest'anno un ospite canoro all'altezza di quello dello scorso anno stenterà a raggiungere Gravina?
Rimbombano ancora nell'aria le parole di delusione e sfogo del comitato a conclusione dei festeggiamenti 2010, quando nelle voci di quei ragazzi trapelava, neppure tanto velata una "imposizione": tanta parsimonia per il prossimo anno, a causa dello scarso contributo economico alla festa da parte dei cittadini.
E in un battibaleno eccoci giunti all'anno successivo.
Questa sera infatti il comitato apre i battenti. L'incontro è previsto per le ore 19.30 presso la chiesetta in Piazza Plebiscito. L'invito che si legge su facebook è il seguente: "Si invitano ragazzi e ragazze, imprenditori, commercianti, associazioni e chiunque abbia voglia di mettersi in gioco e di non stare solo a guardare, ma dire la sua e di dare il suo contributo alla festa e a Gravina! Vogliamo creare un grande evento che aggiunga alla tradizione inventiva e creatività; per questo abbiamo bisogno di persone capaci, propositive e che perseguano questo obiettivo di crescita del nostro paese! Il risultato di questa festa dipende da tutti noi!"
Per il momento nessun evento in programma ancora si conosce, ma solo una speranza, quella che fa capo al comitato: aprire l'organizzazione del San Michele 2011, (ed eventualmente invitare a prendere parte al direttivo), proprio a tutti: dai giovani amanti del proprio territorio, ai rappresentanti delle associazioni di categoria, dagli esponenti politici, agli esercenti del centro storico, così che ognuno possa rendersi conto di quel che comporta una simile organizzazione…
È il 1 settembre 2011 e, a parte avere conferma del fatto che ancora una volta le luminarie saranno affidate alla ditta International Paulicelli, grazie al notevole consenso riscosso nelle edizioni passate, assente qualsiasi buona nuova.
Saranno forse i 6 giorni di scarto a fare la differenza, o sarà che quest'anno un ospite canoro all'altezza di quello dello scorso anno stenterà a raggiungere Gravina?
Rimbombano ancora nell'aria le parole di delusione e sfogo del comitato a conclusione dei festeggiamenti 2010, quando nelle voci di quei ragazzi trapelava, neppure tanto velata una "imposizione": tanta parsimonia per il prossimo anno, a causa dello scarso contributo economico alla festa da parte dei cittadini.
E in un battibaleno eccoci giunti all'anno successivo.
Questa sera infatti il comitato apre i battenti. L'incontro è previsto per le ore 19.30 presso la chiesetta in Piazza Plebiscito. L'invito che si legge su facebook è il seguente: "Si invitano ragazzi e ragazze, imprenditori, commercianti, associazioni e chiunque abbia voglia di mettersi in gioco e di non stare solo a guardare, ma dire la sua e di dare il suo contributo alla festa e a Gravina! Vogliamo creare un grande evento che aggiunga alla tradizione inventiva e creatività; per questo abbiamo bisogno di persone capaci, propositive e che perseguano questo obiettivo di crescita del nostro paese! Il risultato di questa festa dipende da tutti noi!"
Per il momento nessun evento in programma ancora si conosce, ma solo una speranza, quella che fa capo al comitato: aprire l'organizzazione del San Michele 2011, (ed eventualmente invitare a prendere parte al direttivo), proprio a tutti: dai giovani amanti del proprio territorio, ai rappresentanti delle associazioni di categoria, dagli esponenti politici, agli esercenti del centro storico, così che ognuno possa rendersi conto di quel che comporta una simile organizzazione…