Sant’Angelo nel fango

A due settimane dall’alluvione il pilone è ancora inaccessibile

sabato 14 dicembre 2013 09.03
A cura di Antonella Testini
A due settimane dall'alluvione che ha colpito il territorio cittadino, il pilone di Sant'Angelo resta inondato di fango. Nessun intervento di pulitura della vasca invasa dai detriti provenienti dai terreni vicini e nessuna rimozione del fango presente nel piazzale antistante il pilone.
Eppure gli operai chiamati dalla Provincia avevano lavorato già nelle ore immediatamente successive alle forti piogge per liberare le strade dal fango e dall'acqua e ripristinare la viabilità lungo la provinciale per Dolcecanto. Allora perché a diversi giorni dall'ondata di maltempo nessuno è intervenuto? Dimenticanza o competenza?

Il pilone di Sant'Angelo, cosi come le altre fontane disseminate lungo tutto il territorio, sono di proprietà comunale ed è all'ente municipale che spetta la manutenzione e la sua pulizia di questi luoghi, visto che appena due anni fa, proprio il pilone di Sant'Angelo è stato ristrutturato e illuminato per trasformarlo in un luogo naturale di sosta e di approvvigionamento idrico.
Inoltre insieme alle fontane della Madonna della Stella e all'acquedotto degli Orsini, è uno dei monumenti più frequentati dai visitatori che, soprattutto in primavera, soggiornano nelle nostre campagne.

Lasciare nel fango un monumento simile, a pochi passi dall'acquedotto degli Orsini che ancora oggi porta acqua in città, equivale ad affondare nel fango un pezzo di storia.
Pilone San'Angelo
Pilone San'Angelo
Pilone San'Angelo
Pilone San'Angelo
Pilone San'Angelo
Pilone San'Angelo
Pilone San'Angelo
Pilone San'Angelo