Sarà Luca Barbarossa l’ospite musicale della Festa Patronale?

Il dito sembra proprio puntare in direzione del cantautore e conduttore radiofonico

lunedì 18 settembre 2017 10.47
Diceva Agatha Christie: «Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova». Ma di cosa parliamo? Parliamo della Festa Patronale di San Michele Arcangelo e con essa la tanto attesa scelta del "cantante". Più di un indizio, quindi sembra essere ormai una prova, conducono a Luca Barbarossa, cantautore e conduttore radiofonico italiano.

In attesa di avere conferme ufficiali dal Comitato, ma ormai sembra essere solo una formalità, già nella giornata di ieri sui social si è scatenata la solita querelle tra pro e contro, tra chi a favore e chi no, tra a chi piace e a chi meno, insomma una costante per la nostra Festa Patronale. Scelta che ha sempre diviso la nostra comunità, tra chi ama generi diversi, musica diversa, soprattutto perché appartenenti ad età e generazioni diverse.

Peccato che ci si perda ogni anno in queste polemiche dimenticando ciò che San Michele rappresenta per la nostra comunità. È il Santo Patrono di Gravina in Puglia e come tutti i Patroni accomuna e riunisce una comunità intorno al suo Santo.

Dovesse essere Barbarossa il prescelto per chiudere il cartellone degli venti della festa di quest'anno proviamo a conoscerlo un po' meglio.

Nato a Roma il 15 aprile del 1961, nei primi anni 80 viene notato da Gianni Ravera, che lo invita a partecipare al Festival di Castrocaro. Come vincitore di Castrocaro partecipa di diritto al Festival di Sanremo 1981 con "Roma spogliata", riscuotendo un buon successo classificandosi a sorpresa al quarto posto e primo tra i giovani. A settembre esce il suo primo e omonimo album, "Luca Barbarossa", prodotto da Shel Shapiro, dove vanta la partecipazione di Antonello Venditti.
Nel 1988 la sua popolarità aumenta, con una nuova partecipazione a Sanremo. Sul palco dell'Ariston presenta "L'amore rubato", una canzone che tratta senza remore il tema della violenza sessuale, e che gli vale il terzo posto, e più avanti il primo posto in classifica. Luca ricevette in diretta televisiva i complimenti da Franca Rame e Dario Fo, che gli inviarono un telegramma. Un'altra canzone popolare è Yuppies, satira sui giovani rampanti degli anni ottanta. Sempre nello stesso anno rappresenta l'Italia all'Eurovision Song Contest con Ti scrivo (Vivo). Nel 1992 partecipa a Sanremo, in cui trionfa con "Portami a ballare", brano dedicato a sua madre Annamaria. Sia la canzone, sia l'album "Cuore d'acciaio" lo proiettano nelle prime posizioni in classifica.

Nel 1996 al Festival di Sanremo presenta "Il ragazzo con la chitarra", brano di matrice country. Fa seguito l'album "Sotto lo stesso cielo". Nel giugno del 2001 esce la sua prima raccolta di successi "Viaggio di ritorno",
Nel 2003 partecipa a Sanremo con "Fortuna", inserita nel disco omonimo, che vede come ospiti Marco Conidi e Roy Paci, mentre sempre nello stesso anno compone il brano "Il canto" per Luciano Pavarotti, che il tenore inserisce nel suo album "Ti adoro".

Tra il 2008 e il 2010, è protagonista con l'attore Neri Marcorè di una tournée teatrale intitolata "Attenti a quei due", il cui DVD esce il 7 dicembre 2010, mentre nel febbraio del 2011 partecipa al festival sanremese, in coppia con la cantante spagnola Raquel del Rosario, con il brano "Fino in fondo". Dal gennaio del 2010 è il conduttore di Radio 2 Social Club, programma di Rai Radio 2 in onda dapprima nel weekend e, dal 2015, giornalmente.
Il 9 maggio 2012 debutta in televisione, a fianco di Max Giusti, come conduttore del programma "Super Club" su Rai 2. Nel 2016 viene riconfermato da Rai 3 questa volta come conduttore del Concerto del Primo Maggio.