Sarà rimossa la rotonda di piazza Pellicciari
Lo ha deciso l'amministrazione comunale. Bocciata la soluzione del commissario Trotta, costata 10.000 euro.
venerdì 25 gennaio 2013
14.35
Una rotonda sul mare, cantava Fred Bongusto mentre vedeva gli amici ballare. A Gravina invece, sebbene non ci sia il mare, c'è comunque una rotonda che sta facendo tanto discutere e della quale, adesso, l'amministrazione Valente ha disposto la demolizione.
Si tratta della rotatoria realizzata a pochi passi dalla chiesa di sant'Agostino, nella centralissima piazza Pellicciari. Un'opera voluta alla fine del 2011 dall'allora commissario prefettizio Ciro Trotta che autorizzò la spesa di 10.000 euro per "consentire il normale deflusso delle automobili e, in pratica, inibire alle auto la sosta ai margini della villa comunale che negli anni si è trasformata in un vero e proprio parcheggio a cielo aperto".
La struttura è stata realizzata in poco tempo "in conformità a quanto stabilito dal codice della strada", ma già nell'atto marca Trotta si specificava essere la rotatoria "una soluzione sperimentale e quindi da realizzarsi mediante struttura sovrastante di facile removibilità e rimodulazione". Una sorta di soprammobile da mettere e togliere a seconda delle esigenze. Ed infatti a seguito d'una recente nota del Comando di Polizia Municipale, secondo cui "la soluzione in via sperimentale ha perso efficacia anche perché è sensibilmente diminuito il flusso di traffico nella predetta piazza con l'istituzione del senso unico di marcia in via Marconi con direzione sud-nord e che la rotatoria, inoltre, è risultata decentrata rispetto all'ampiezza della piazza e non ha reso agevole l'accesso nella stessa agli autobus di turisti, sempre più numerosi in visita al centro storico, per le difficoltà di manovra dei mezzi", s'è presa la decisione di rimuoverla. Pure perchè, come annotano ancora la Municipale, "la rotatoria, progettata come arredo urbano e spazio a verde pubblico, è in completo stato di abbandono e degrado".
E la rotonda di piazza Pellicciari, che nei mesi passati era stata oggetto anche di una denuncia, alle autorità competenti, di un cittadino che poneva dubbi sul possesso, da parte dell'opera, dei necessari requisiti e pareri di legge, in primis quello della Soprintendenza, adesso sparirà.
Si tratta della rotatoria realizzata a pochi passi dalla chiesa di sant'Agostino, nella centralissima piazza Pellicciari. Un'opera voluta alla fine del 2011 dall'allora commissario prefettizio Ciro Trotta che autorizzò la spesa di 10.000 euro per "consentire il normale deflusso delle automobili e, in pratica, inibire alle auto la sosta ai margini della villa comunale che negli anni si è trasformata in un vero e proprio parcheggio a cielo aperto".
La struttura è stata realizzata in poco tempo "in conformità a quanto stabilito dal codice della strada", ma già nell'atto marca Trotta si specificava essere la rotatoria "una soluzione sperimentale e quindi da realizzarsi mediante struttura sovrastante di facile removibilità e rimodulazione". Una sorta di soprammobile da mettere e togliere a seconda delle esigenze. Ed infatti a seguito d'una recente nota del Comando di Polizia Municipale, secondo cui "la soluzione in via sperimentale ha perso efficacia anche perché è sensibilmente diminuito il flusso di traffico nella predetta piazza con l'istituzione del senso unico di marcia in via Marconi con direzione sud-nord e che la rotatoria, inoltre, è risultata decentrata rispetto all'ampiezza della piazza e non ha reso agevole l'accesso nella stessa agli autobus di turisti, sempre più numerosi in visita al centro storico, per le difficoltà di manovra dei mezzi", s'è presa la decisione di rimuoverla. Pure perchè, come annotano ancora la Municipale, "la rotatoria, progettata come arredo urbano e spazio a verde pubblico, è in completo stato di abbandono e degrado".
E la rotonda di piazza Pellicciari, che nei mesi passati era stata oggetto anche di una denuncia, alle autorità competenti, di un cittadino che poneva dubbi sul possesso, da parte dell'opera, dei necessari requisiti e pareri di legge, in primis quello della Soprintendenza, adesso sparirà.