Scarcerato il 44enne accusato di aver picchiato la figlia
L’accusato nega di averla colpita con un bastone. L'uomo è tornato in libertà grazie alla richiesta del suo avvocato
sabato 23 luglio 2011
11.23
Era il 20/07/2011 quando con una telefonata al 112 una ragazza 18enne allertava gli uomini dell'Arma di essere stata prima schiaffeggiata e poi, dopo aver tentato una reazione, di essere stata malmenata con un bastone dal padre per avergli disubbidito.
L'uomo era stato tratto in arresto, su disposizione dalla Procura della Repubblica di Bari e poi condotto presso la casa circondariale. La ragazza, invece, era stata accompagnata presso il locale ospedale dove veniva dimessa con una prognosi di sei giorni per le lesioni riscontrate principalmente sugli arti e sui fianchi.
L'avvocato dell'imputato, Maria Grazia D'Ecclesiis, sostenendo che le dichiarazioni rese dalla parte offesa, non trovano riscontro nella natura delle lesioni lievi indicate nel referto del Pronto Soccorso locale è riuscita a far scarcerare il padre il quale nega di aver aggredito la figlia per futili motivi e di averla colpita con un bastone.
La richiesta di scarcerazione è stata accolta dal Giudice Monocratico del Tribunale di Bari, dott.ssa Morfini, che ha applicato la misura alternativa del divieto di avvicinamento alla persona offesa ed ai luoghi frequentati dalla stessa.
L'uomo era stato tratto in arresto, su disposizione dalla Procura della Repubblica di Bari e poi condotto presso la casa circondariale. La ragazza, invece, era stata accompagnata presso il locale ospedale dove veniva dimessa con una prognosi di sei giorni per le lesioni riscontrate principalmente sugli arti e sui fianchi.
L'avvocato dell'imputato, Maria Grazia D'Ecclesiis, sostenendo che le dichiarazioni rese dalla parte offesa, non trovano riscontro nella natura delle lesioni lievi indicate nel referto del Pronto Soccorso locale è riuscita a far scarcerare il padre il quale nega di aver aggredito la figlia per futili motivi e di averla colpita con un bastone.
La richiesta di scarcerazione è stata accolta dal Giudice Monocratico del Tribunale di Bari, dott.ssa Morfini, che ha applicato la misura alternativa del divieto di avvicinamento alla persona offesa ed ai luoghi frequentati dalla stessa.