Scoperta la banda che colpiva stazioni di servizio e negozi
Cinque uomini arrestati. Erano l'incubo di tutta la provincia e anche della Murgia
lunedì 1 luglio 2019
21.30
Dopo complesse indagini i Carabinieri hanno sgominato la banda che depredava stazioni di servizio, tabaccherie ed altri esercizi pubblici in tutta la provincia di Bari ed anche nel territorio murgiano. Per la sua serialità e per le modalità con cui agiva, era stata denominata la "banda della Bmw nera".
Cinque uomini sono stati arrestati, su ordine della Procura e del Tribunale, dai Carabinieri della Compagnia di Triggiano che ha condotto le indagini dopo un arresto avvenuto nei mesi scorsi al termine di un pericoloso inseguimento in cui una vettura dei militari venne speronata.
Devono rispondere dell'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti, ricettazione e riciclaggio. Quattro di essi sono albanesi, residenti da oltre un ventennio a Cassano e Santeramo.
Sono contestati almeno 20 furti commessi da settembre 2018 a febbraio 2019. Un fenomeno che stava affliggendo il territorio della provincia barese. Gli arrestati ogni notte effettuavano delle vere e proprie scorrerie durante le quali mettevano a segno numerosi colpi, effettuando in particolar modo furti all'interno di esercizi commerciali, stazioni di servizio, bar e tabaccherie, nonché numerosi furti di autovetture e finanche assalti a bancomat di banche e poste con l'utilizzo di esplosivo.
Si sospetta che il gruppo abbia colpito anche a Gravina dove nei mesi scorsi, proprio nel periodo delle investigazioni, sono stati messi a segno furti in negozi. L'indagine dei Carabinieri, inoltre, non è conclusa e vari episodi sono ancora al vaglio per poter attribuire la "paternità" dei reati agli stessi finiti in manette.
La banda, inoltre, sfidava le forze dell'ordine sfuggendo a numerosi inseguimenti grazie all'utilizzo di auto di grossa cilindrata molto potenti ed arrivando a posizionare sulle arterie stradali massi e chiodi al fine di garantirsi delle vie di fuga ed impedire alle pattuglie dell'Arma di intercettarli.
In totale il valore dei furti e dei danni ammonta a diverse centinaia di migliaia di euro. Nel corso dell'attività investigativa sono state rinvenute numerose autovetture di grossa cilindrata utilizzate per le scorrerie dalla banda, nonché refurtiva proveniente dai numerosi furti effettuati.
(Foto dell'Archivio di GravinaLife)
Cinque uomini sono stati arrestati, su ordine della Procura e del Tribunale, dai Carabinieri della Compagnia di Triggiano che ha condotto le indagini dopo un arresto avvenuto nei mesi scorsi al termine di un pericoloso inseguimento in cui una vettura dei militari venne speronata.
Devono rispondere dell'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti, ricettazione e riciclaggio. Quattro di essi sono albanesi, residenti da oltre un ventennio a Cassano e Santeramo.
Sono contestati almeno 20 furti commessi da settembre 2018 a febbraio 2019. Un fenomeno che stava affliggendo il territorio della provincia barese. Gli arrestati ogni notte effettuavano delle vere e proprie scorrerie durante le quali mettevano a segno numerosi colpi, effettuando in particolar modo furti all'interno di esercizi commerciali, stazioni di servizio, bar e tabaccherie, nonché numerosi furti di autovetture e finanche assalti a bancomat di banche e poste con l'utilizzo di esplosivo.
Si sospetta che il gruppo abbia colpito anche a Gravina dove nei mesi scorsi, proprio nel periodo delle investigazioni, sono stati messi a segno furti in negozi. L'indagine dei Carabinieri, inoltre, non è conclusa e vari episodi sono ancora al vaglio per poter attribuire la "paternità" dei reati agli stessi finiti in manette.
La banda, inoltre, sfidava le forze dell'ordine sfuggendo a numerosi inseguimenti grazie all'utilizzo di auto di grossa cilindrata molto potenti ed arrivando a posizionare sulle arterie stradali massi e chiodi al fine di garantirsi delle vie di fuga ed impedire alle pattuglie dell'Arma di intercettarli.
In totale il valore dei furti e dei danni ammonta a diverse centinaia di migliaia di euro. Nel corso dell'attività investigativa sono state rinvenute numerose autovetture di grossa cilindrata utilizzate per le scorrerie dalla banda, nonché refurtiva proveniente dai numerosi furti effettuati.
(Foto dell'Archivio di GravinaLife)