Scuola, un'altra settimana di protesta contro la riforma
Mercoledì riunione al Bachelet. Invitati sindaco e consiglieri comunali
lunedì 18 maggio 2015
16.15
Non si placano le proteste del mondo della scuola. Dopo le manifestazioni dei giorni scorsi anche nella giornata di ieri, insegnati e genitori sono tornati in piazza per chiedere il ritiro del ddl "La buona scuola" e per annunciare un'altra settimana difficile.
"Nonostante le modifiche adottate sul provvedimento dalla commissione competente della Camera - scrivono i sindacati in un documento unitario - il disegno di legge continua a contenere norme inaccettabili per il personale della scuola: l'esclusione di molti precari dalla stabilizzazione, la chiamata diretta dagli albi territoriali, la marginalizzazione del principio di contrattazione con le rappresentanze sindacali, un sistema di ripartizione inaccettabile delle risorse alle scuole, l'assenza totale di risorse per il rinnovo del contratto scaduto da oltre sei anni sono solo alcuni dei punti più inaccettabili nel disegno di legge".
Per questo mercoledì insegnati, personale scolastico e genitori si riuniranno in assemblea in tutti i comuni della provincia, a Gravina l'appuntamento è per le 16,30 nell'auditorium dell'Istituto Bachelet, dove saranno invitati anche i sindaci, assessori e tutti gli amministratori comunali a cui sarà rivolgerà la richiesta di convocare consigli comunali monotematici e di adottare ordini del giorno contro il ddl. Le assemblee comunali si concluderanno giovedì 28 maggio alle 16.30 con l'assemblea che si terrà a Bari nel liceo Salvemini a cui prenderà parte una folta delegazione gravinese.
Intanto nella giornata di domenica due presidi sono stati allestiti in piazza per raccogliere firme contro la riforma. Poco meno di 600 firme in tutto tra insegnati, genitori e studenti maggiorenni. "Non ci fermeremo sino a quando il Presidente Renzi non farà un passo indietro" commentano decisi gli insegnanti gravinesi.
"Nonostante le modifiche adottate sul provvedimento dalla commissione competente della Camera - scrivono i sindacati in un documento unitario - il disegno di legge continua a contenere norme inaccettabili per il personale della scuola: l'esclusione di molti precari dalla stabilizzazione, la chiamata diretta dagli albi territoriali, la marginalizzazione del principio di contrattazione con le rappresentanze sindacali, un sistema di ripartizione inaccettabile delle risorse alle scuole, l'assenza totale di risorse per il rinnovo del contratto scaduto da oltre sei anni sono solo alcuni dei punti più inaccettabili nel disegno di legge".
Per questo mercoledì insegnati, personale scolastico e genitori si riuniranno in assemblea in tutti i comuni della provincia, a Gravina l'appuntamento è per le 16,30 nell'auditorium dell'Istituto Bachelet, dove saranno invitati anche i sindaci, assessori e tutti gli amministratori comunali a cui sarà rivolgerà la richiesta di convocare consigli comunali monotematici e di adottare ordini del giorno contro il ddl. Le assemblee comunali si concluderanno giovedì 28 maggio alle 16.30 con l'assemblea che si terrà a Bari nel liceo Salvemini a cui prenderà parte una folta delegazione gravinese.
Intanto nella giornata di domenica due presidi sono stati allestiti in piazza per raccogliere firme contro la riforma. Poco meno di 600 firme in tutto tra insegnati, genitori e studenti maggiorenni. "Non ci fermeremo sino a quando il Presidente Renzi non farà un passo indietro" commentano decisi gli insegnanti gravinesi.