Scuole nel mirino: ladri all'assalto
Visite notturne in tre istituti: danni per migliaia di euro. E parte la richiesta al Comune: videosorveglianza.
mercoledì 17 aprile 2013
01.30
Un fine settimana da dimenticare per i dirigenti scolastici delle scuole gravinesi, in particolare per quelli delle tre scuole visitate dai ladri.
Lo scorso venerdì il primo episodio alla scuola materna "Hans Cristian Andersen", dove sono stati rubati un televisore con annesso video registratore e una macchina per il caffè. Il secondo alle medie "Ettore Pomarici Santomasi", depredata di due computer. Ma il colpo più sostanzioso è senz'altro quello messo a segno nella notte tra lunedi e martedi, quando alcuni malviventi, probabilmente gli stessi autori dei due raid precedenti, si sono introdotti nella "Tommaso Fiore" per portar via i computer presenti nei laboratori.
Secondo una prima ricostruzione, i malviventi si sarebbero fatti largo nel piazzale posteriore dell'istituto attraverso il boschetto adiacente e approfittando del buio sarebbero entrati, praticamente indisturbati, nei due laboratori dopo aver scardinato le porte di ingresso, potando via 33 computer completi di accessori tra cuffie, mouse e impianto audio, oltre a un microscopio elettronico custodito nel laboratorio scientifico (come mostrano le foto riportate in coda all'articolo, ndr).
Sulla vicenda indagano gli agenti del Commissariato di Polizia, che al momento forniscono pochi dettagli alla curiosità dei giornalisti, lasciando filtrare una sola sensazione: tutti i colpi potrebbero essere riconducibili alla stessa gang, probabilmente composta da elementi locali, vista la profonda conoscenza dei luoghi e del bottino da razziare.
Intanto, mentre le forze dell'ordine intensificano controlli e indagini, nelle scuole gravinesi inizia a serpeggiare la preoccupazione. Lo si evince dalle parole di Daniela Caponio, dirigente scolastica della "Tommaso Fiore", che commenta la vicenda definendosi "sconcertata per quanto accaduto", appellandosi all'amministrazione comunale "affinché, visto il moltiplicarsi degli episodi proprio nelle scuole, vengano attivate misure di sicurezza attraverso impianti di videosorveglianza, di allarme e soprattutto aumentando i controlli".
Lo scorso venerdì il primo episodio alla scuola materna "Hans Cristian Andersen", dove sono stati rubati un televisore con annesso video registratore e una macchina per il caffè. Il secondo alle medie "Ettore Pomarici Santomasi", depredata di due computer. Ma il colpo più sostanzioso è senz'altro quello messo a segno nella notte tra lunedi e martedi, quando alcuni malviventi, probabilmente gli stessi autori dei due raid precedenti, si sono introdotti nella "Tommaso Fiore" per portar via i computer presenti nei laboratori.
Secondo una prima ricostruzione, i malviventi si sarebbero fatti largo nel piazzale posteriore dell'istituto attraverso il boschetto adiacente e approfittando del buio sarebbero entrati, praticamente indisturbati, nei due laboratori dopo aver scardinato le porte di ingresso, potando via 33 computer completi di accessori tra cuffie, mouse e impianto audio, oltre a un microscopio elettronico custodito nel laboratorio scientifico (come mostrano le foto riportate in coda all'articolo, ndr).
Sulla vicenda indagano gli agenti del Commissariato di Polizia, che al momento forniscono pochi dettagli alla curiosità dei giornalisti, lasciando filtrare una sola sensazione: tutti i colpi potrebbero essere riconducibili alla stessa gang, probabilmente composta da elementi locali, vista la profonda conoscenza dei luoghi e del bottino da razziare.
Intanto, mentre le forze dell'ordine intensificano controlli e indagini, nelle scuole gravinesi inizia a serpeggiare la preoccupazione. Lo si evince dalle parole di Daniela Caponio, dirigente scolastica della "Tommaso Fiore", che commenta la vicenda definendosi "sconcertata per quanto accaduto", appellandosi all'amministrazione comunale "affinché, visto il moltiplicarsi degli episodi proprio nelle scuole, vengano attivate misure di sicurezza attraverso impianti di videosorveglianza, di allarme e soprattutto aumentando i controlli".