Se il Barone sapesse…
La lega denuncia: turismo e Fondazione a gestione familiare
lunedì 15 aprile 2019
10.29
"La Fondazione Santomasi ha assunto il compito di longa manus del Sindaco". Ne sono convinti in casa Lega da dove denunciano l'esistenza di "liste personali se non proprio familiari; staff composti o collegati a persone che hanno fondato associazioni che gestiscono beni comunali a spese della collettività; assessori che detengono deleghe con parenti diretti o coniugi che gestiscono appalti comunali".
Un modus operandi che ha travolto anche la Fondazione Pomarici Santomasi trasformata dalla politica locale in "merce di scambio nelle trattative tra i partiti".
A sollevare i dubbi della Lega sono gli ultimi provvedimenti approvati dalla giunta e che vedono la Fondazione Santomasi protagonista, oltre che destinataria, di importanti incarichi tra cui la gestione del complesso di Santa Sofia e l'affidamento di eventi e spettacoli inseriti nel cartellone della Fiera San Giorgio senza dimenticare l'affidamento del museo civico e l'organizzazione insieme a Pro Loco e Consorzio del turismo del cartellone culturale Gravina 2019.
Incarichi dati, secondo gli esponenti della Lega, al fine di "superare ostacoli rappresentati da bandi pubblici per l'affidamento di lavori e/o gestione di beni comunali, assegnandoli direttamente a tale Ente che, essendo un Ente di natura privata, non è tenuto a fare bandi".
Scelte politiche e dunque amministrative giustificate anche dai rapporti di tipo personale e familiare tra gli esponenti dell'amministrazione e i vertici della Fondazione.
"I gravinesi devono sapere che l'attuale presidente della Fondazione E.P. Santomasi è il dott. Mario Burdi, nonché fondatore ed animatore principale della lista civica "Iniziativa Democratica" che siede tra i banchi di maggioranza con un consigliere comunale, anch'esso di nome Burdi (guarda caso) ed un assessore in giunta, prima Grazia Laico (figlia) e oggi Pino Laico (padre), senza soluzione di continuità e di vergogna, come se gli assessorati fossero delle monarchie che vengono conferiti per discendenza. Tra le deleghe conferite ai due Laico, rientra anche quella alle politiche per la valorizzazione della peculiarità dell'offerta turistica gravinese, delega di certo collegata a doppia mandata ad una materia importante come il turismo, e dunque connessa alla Fondazione Santomasi, creando una sorta di comparto ad appannaggio esclusivo di una lista familiare".
Un modus operandi che da casa Lega hanno deciso di denunciare agli organi competenti per verificare la legittimità di queste scelte prima di chiedere ufficialmente "al Presidente pro tempore del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Santomasi, di non prestare il fianco a tali giochi, ricordando che la Fondazione è un patrimonio della comunità gravinese sia in termini di valore artistico, culturale e patrimoniale ma anche morale, perché la memoria del Barone non può essere barattata in cambio di una riconferma".
Un modus operandi che ha travolto anche la Fondazione Pomarici Santomasi trasformata dalla politica locale in "merce di scambio nelle trattative tra i partiti".
A sollevare i dubbi della Lega sono gli ultimi provvedimenti approvati dalla giunta e che vedono la Fondazione Santomasi protagonista, oltre che destinataria, di importanti incarichi tra cui la gestione del complesso di Santa Sofia e l'affidamento di eventi e spettacoli inseriti nel cartellone della Fiera San Giorgio senza dimenticare l'affidamento del museo civico e l'organizzazione insieme a Pro Loco e Consorzio del turismo del cartellone culturale Gravina 2019.
Incarichi dati, secondo gli esponenti della Lega, al fine di "superare ostacoli rappresentati da bandi pubblici per l'affidamento di lavori e/o gestione di beni comunali, assegnandoli direttamente a tale Ente che, essendo un Ente di natura privata, non è tenuto a fare bandi".
Scelte politiche e dunque amministrative giustificate anche dai rapporti di tipo personale e familiare tra gli esponenti dell'amministrazione e i vertici della Fondazione.
"I gravinesi devono sapere che l'attuale presidente della Fondazione E.P. Santomasi è il dott. Mario Burdi, nonché fondatore ed animatore principale della lista civica "Iniziativa Democratica" che siede tra i banchi di maggioranza con un consigliere comunale, anch'esso di nome Burdi (guarda caso) ed un assessore in giunta, prima Grazia Laico (figlia) e oggi Pino Laico (padre), senza soluzione di continuità e di vergogna, come se gli assessorati fossero delle monarchie che vengono conferiti per discendenza. Tra le deleghe conferite ai due Laico, rientra anche quella alle politiche per la valorizzazione della peculiarità dell'offerta turistica gravinese, delega di certo collegata a doppia mandata ad una materia importante come il turismo, e dunque connessa alla Fondazione Santomasi, creando una sorta di comparto ad appannaggio esclusivo di una lista familiare".
Un modus operandi che da casa Lega hanno deciso di denunciare agli organi competenti per verificare la legittimità di queste scelte prima di chiedere ufficialmente "al Presidente pro tempore del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Santomasi, di non prestare il fianco a tali giochi, ricordando che la Fondazione è un patrimonio della comunità gravinese sia in termini di valore artistico, culturale e patrimoniale ma anche morale, perché la memoria del Barone non può essere barattata in cambio di una riconferma".