Secondo giorno di sciopero dei netturbini

E se evitassimo quest'oggi di conferire i rifiuti nei cassonetti?

martedì 17 gennaio 2012 10.58
A cura di Marina Dimattia
Anche Gravina si è svegliata questa mattina con i cassonetti che straripano di pattume. Il lavoro dei netturbini si è arenato per due giorni (lo sciopero è cominciato ieri 16 gennaio), e riprenderà la "corsa" solo domani quando forse il lezzo avrà già raggiunto livelli molto elevati.

Se la mobilitazione nazionale "si è resa necessaria di fronte all'indisponibilità a trattare della parte datoriale, Assoambiente-Confindustria, che ha mantenuto un atteggiamento di contrarietà al contratto unico del settore rifiuti e avanzato proposte irricevibili sul rinnovo contrattuale", spiegano i sindacati, dall'altra, il Comandante della Polizia Municipale, Cicolecchia assicura che fortunatamente a Gravina la situazione è sotto controllo, "le temeperature gelide riducono la putrefazione dei rifiuti ed anche il cattivo odore. E' evidente, non mancano lamentele da parte dei cittadini, ma è solo questione di ore. Certo poi per tornare a pieno regime bisognerà attendere qualche giorno, ma già da domani la situazione verserà in un notevole miglioramento".

Braccia incrociate per i netturbini, infatti, fino a domani mattina. E allora non sarebbe forse opportuno evitare quest'oggi di conferire i rifiuti nella già disagevole situazione in cui versano i cassonetti, salvo naturalmente laddove fosse strettamente necessario?
Perché alla mancanza dell'asfittico cattivo odore, che a quanto pare per il momento sta risparmiando il nostro Paese, si contrappone il rischio che i rifiuti ingorghino le strade.
E il rischio non è peregrino come dimostrano le fotografie qui di seguito, istantanee delle più svariate vie gravinesi, scattate questa mattina.



Sciopero netturbini © Marina Dimattia
Sciopero netturbini © Marina Dimattia
Sciopero netturbini © Marina Dimattia
Sciopero netturbini © Marina Dimattia
Sciopero netturbini © Marina Dimattia
Sciopero netturbini © Marina Dimattia
Sciopero netturbini © Marina Dimattia
Sciopero netturbini © Marina Dimattia
Sciopero netturbini © Marina Dimattia