Sei nuove fototrappole per stanare gli sporcaccioni

Gli apparecchi consegnati al Comune dall’Ager

lunedì 10 maggio 2021 20.00
Contro gli sporcaccioni che abbandonano i rifiuti, l'amministrazione comunale intende far capire che fa sul serio e non è disposta a far sconti a nessuno. In questa ottica, la lotta contro i professionisti del sacchetto selvaggio e dell'abbandono fraudolente dei rifiuti, registra un suo nuovo capitolo. Per rendere più efficace il lavoro delle pattuglie della Polizia Locale impegnate nel monitorare e controllare il territorio, affinché si rispettino le regole in termini di conferimenti dei rifiuti e di sversamento dell'immondizia in maniera arbitraria, da oggi si avranno a disposizione sei nuove fototrappole date dall'Ager, in comodato d'uso gratuito per due anni, al Comune di Gravina.

Le attrezzature sono state ritirate nella sede dell'agenzia regionale per il servizio di gestione dei rifiuti, dall'assessore all'igiene urbana, Paolo Calculli e dal comandante della Polizia Locale, Simone Lamuraglia.

Un ulteriore arma per aiutare nella lotta che si sta combattendo contro gli specialisti del sacchetto selvaggio. Una battaglia che il comando della Polizia locale, di concerto con L'Unicam, sta combattendo da diversi mesi, anche grazie all'ausilio delle fototrappole, con il risultato di aver elevato numerose sanzioni a carico di persone sorprese ad abbandonare rifiuti ai margini delle strade e dei campi. Non solo- spiega l'assessore Calculli- "sono stati promossi anche accertamenti sulla posizione dei trasgressori in relazione alla loro presenza nell'anagrafe Tari ed al puntuale pagamento della tariffa". Iniziative di controllo che adesso saranno intensificate anche grazie alle nuove fototrappole dell'Ager in dotazione al Comune: non ultime, visto che l'amministrazione comunale ha in essere la volontà di dotarsi di altri apparecchiature di controllo. Infatti, - annuncia Calculli- Attraverso gli uffici competenti stiamo verificando la possibilità di ottenere in locazione altre fototrappole".

Metodo repressivo che- a detta dell'assessore all'igiene urbana - si dimostra poco efficace se non affiancato da una attività di sensibilizzazione ambientale. In tal senso "confidiamo che le iniziative messe in campo dal Comune e da diverse associazioni consentano di raggiungere questo importante risultato" - conclude Calculli. Insomma, un monito per i trasgressori ed un invito ad una maggiore sensibilità in materia ambientale per tutta la comunità.