Seminario Deposito scorie, il comitato scrive al Comune

Chiesto incontro per concordare iniziative di sostegno alla battaglia sul “No” alle scorie nucleari

venerdì 17 settembre 2021
Sono mesi importanti per il futuro del nostro territorio. L'inizio dei lavori del seminario nazionale indetto dalla Sogin per discutere sui siti potenzialmente idonei ad ospitare il deposito nazionale di scorie radioattive entra nel vivo e dal comitato di consultazione popolare di Gravina sono convinti che ci sia bisogno di un nuovo sforzo ed impegno per ribadire le ragioni del "No" all'allocazione del deposito in territorio di Gravina. "In questa fase resta invariata la possibilità di essere indicati come "sito idoneo" e questa ipotesi ci riconsegna una serie di preoccupazioni e di timori"- dicono dal comitato, che nonostante non abbia ricevuto direttamente risposta dall'amministrazione comunale, "per concordare e condividere un percorso unitaria e partecipazione democratica delle Istanze da noi rappresentate"- dicono, ne plaude la decisione di iscriversi in tempo al seminario nazionale al quale parteciperanno i soggetti individuati sulla base di quanto previsto dall'art. 27, comma 4, del D.lgs. n. 31/2010, nonché tutti coloro che hanno partecipato alla consultazione pubblica, presentando osservazioni e proposte tecniche.
Questo porterà la città ad essere rappresentata da Antonello Fiore (come confermato dal sindaco Valente), un geologo della Regione Puglia, "molto preparato in materia geologica", che si occuperà il 26 ottobre di relazionare per far emergere le ragioni del diniego del territorio e le motivazioni dell'inidoneità di contrada Zingariello ad ospitare il deposito. Un intervento di soli dieci minuti, così come previsto dal seminario, che per il comitato di consultazione popolare appaiono esigui per esprimere tutte le ragioni di contrarietà del territorio. "Un tempo assolutamente limitato e insufficiente per esporre al meglio le peculiarità del sito BA-5: tantissimi sono stati gli studi e i temi messi in campo dalla Regione e dal Comitato di Gravina negli ultimi mesi per "smontare" la CNAPI" -affermano dal sodalizio cittadino, sottolineando come "oltre all'argomentazione geologica, se pur importante e predominante, dovrebbero essere esposte le altre tesi che "smontano" i criteri che la Sogin aveva indicato per la costruzione del Deposito a Zingariello".
Nello scrivere al governo della città gli attivisti del sodalizio sottolineano la necessità di fare quadrato attorno al problema, auspicando un consolidamento delle sinergie tra amministrazione comunale e Comitato. Per questo l'organizzazione, reitera il proprio invito agli inquilini di Palazzo di Città ad incontrarsi per "rinsaldare la partecipazione democratica e concordare iniziative di sostegno alla battaglia sul No alle scorie nucleari", preannunciando la volontà di non fermarsi e di adoperarsi per mettere in campo nuove iniziative che ribadiscano la contrarietà della comunità murgiana all'installazione del Deposito nazionale di Scorie radioattive nel territorio.