"Sentire per esserci": l'arte per la riabilitazione psicosociale

Al Teatro Vida il dibattito e il musical "West side story"

venerdì 29 maggio 2015 11.41
A cura di Francesco Mastromatteo

La musica, la danza, l'arte come mezzi di coinvolgimento ed inclusione sociale per le persone affette da problematiche psichiche.

Questo il tema al centro della tavola rotonda "Sentire per esserci", organizzata presso il Teatro Vida al termine del progetto di "Promozione della Salute e Prevenzione dallo Stigma" che il Centro di Salute Mentale di Gravina porta avanti da sei anni con la collaborazione di diverse agenzie pubbliche e private del territorio, in particolare la Cooperativa Sociale "Questa Città".

Al centro del dibattito, moderato da Carmen Squeo, i risultati del lavoro svolto quest'anno e le prospettive future delle realtà impegnate sul delicato fronte del benessere psichico, della prevenzione e promozione della salute mentale , in nome dell'inclusione sociale e della cultura dell'accoglienza. Nell'intervento del neoassessore Gramegna, che porta i saluti del sindaco Valente, l'assicurazione dell'impegno dell'amministrazione a portare avanti la collaborazione avviata già con l'assessore Lafabiana.

Da parte del dottor Francesco Maria Viti, dirigente del Centro di Salute Mentale A.S.L. Bari, l'auspicio che la nuova sede, sita nell'ex ospedale cittadino, possa essere più adeguata dell'attuale, insieme a quello di progetti di inserimento per i pazienti, come i corsi di cucina già sperimentati con successo altrove. "Superare i limiti con il mondo esterno e con il proprio corpo, per armonizzare la percezione di sé", così la dottoressa Maria Giuseppa Santoro, dirigente del Centro, spiega la finalità del progetto sviluppato nel corso del laboratorio di quest'anno, "perché pensare e sentire sono facoltà che devono svilupparsi in modo armonico".

Indispensabile la sinergia di famiglie, operatori e mondo della scuola, rappresentato nel caso specifico dall'Istituto Bachelet: "Abbiamo incontrato un patrimonio straordinario di ricchezza emotiva – dichiara la dirigente Antonella Sarpi – questo progetto è il paradigma di cosa debba essere la scuola in relazione con il mondo esterno, tramite l'educazione all'ascolto". Un modello di prevenzione primaria, quello gravinese, elogiato dallo psicologo e psicoterapeuta umbro Paolo Raneri come esempio da seguire anche altrove.

Al termine della tavola rotonda è andato in scena il musical "West side story", a cura dei ragazzi del Bachelet e di alcuni ospiti del Centro Diurno.
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