Serpente in via Alfieri. Torna l'allarme degrado
L'esemplare ritrovato da un ragazzino in serata
mercoledì 3 giugno 2015
15.10
Oramai è diventato un appuntamento fisso. Arriva la primavera e iniziano i problemi nel parco in via Alfieri.
Certo all'erba non si può impedire di crescere o ai fiori di germogliare. E spesso, dinanzi alla maleducazione dei cittadini si resta senza fiato, ma il parco di via Alfieri è oramai una discarica a cielo aperto. L'ultimo allarme in ordine di tempo è quello lanciato da un ragazzino a passeggio con il cane che di sera si è visto materializzare dinanzi ai piedi un serpente. L'ennesimo.
Un esemplare piccolo, innocuo su cui, purtroppo, si è abbattuta tutta la furia di un residente della zona.
"Non è possibile. Il ragazzino si è spaventato e se al suo posto ci fosse stato un anziano o uno malato di cuore a quest'ora avremmo un uomo per terra altro che un serpente morto" urla contro chi gli fa notare che il serpentello è totalmente innocuo.
Urla di rabbia, di preoccupazione o più probabilmente di esasperazione per una situazione che si trascina da anni e che resta sempre uguale a se stessa nonostante le tante promesse.
E sono in tanti quelli che hanno preso a cuore la situazione del parco. Prima un comitato dei residenti, poi un'associazione, Obiettivo Giovani, che ha pulito e ripulito l'area organizzando anche manifestazioni per sottrarre al degrado via Alfieri.
Tutto inutile? Forse.
Intanto l'area resta nelle mani della Asl che da mesi ha in corso una trattativa con il Municipio per la cessione della zona, non si sa quando ne a quali condizioni.
Nel 2014 avevano promesso interventi di riqualificazione ed erano stati anche piantati degli alberi in attesa di fare il resto. Il resto, però, lo ha fatto madre natura contribuendo a nascondere tane di serpenti e ratti. L'esemplare è stato riconosciuto da Giuseppe Loglisci, un esperto in rettili, come un biacco: non velenoso ma pur sempre dotato di denti aguzzi.
Un esemplare della stessa specie ma di dimensioni maggiori è stato ritrovato pochi giorni fa nel cortile del vecchio ospedale. Sono serpenti che vivono nei centri urbani, serpenti comuni. Ma la loro visione preoccupa sempre e comunque.
Soprattutto quando a pochi passi ci sono ristoranti e pizzerie.
Certo all'erba non si può impedire di crescere o ai fiori di germogliare. E spesso, dinanzi alla maleducazione dei cittadini si resta senza fiato, ma il parco di via Alfieri è oramai una discarica a cielo aperto. L'ultimo allarme in ordine di tempo è quello lanciato da un ragazzino a passeggio con il cane che di sera si è visto materializzare dinanzi ai piedi un serpente. L'ennesimo.
Un esemplare piccolo, innocuo su cui, purtroppo, si è abbattuta tutta la furia di un residente della zona.
"Non è possibile. Il ragazzino si è spaventato e se al suo posto ci fosse stato un anziano o uno malato di cuore a quest'ora avremmo un uomo per terra altro che un serpente morto" urla contro chi gli fa notare che il serpentello è totalmente innocuo.
Urla di rabbia, di preoccupazione o più probabilmente di esasperazione per una situazione che si trascina da anni e che resta sempre uguale a se stessa nonostante le tante promesse.
E sono in tanti quelli che hanno preso a cuore la situazione del parco. Prima un comitato dei residenti, poi un'associazione, Obiettivo Giovani, che ha pulito e ripulito l'area organizzando anche manifestazioni per sottrarre al degrado via Alfieri.
Tutto inutile? Forse.
Intanto l'area resta nelle mani della Asl che da mesi ha in corso una trattativa con il Municipio per la cessione della zona, non si sa quando ne a quali condizioni.
Nel 2014 avevano promesso interventi di riqualificazione ed erano stati anche piantati degli alberi in attesa di fare il resto. Il resto, però, lo ha fatto madre natura contribuendo a nascondere tane di serpenti e ratti. L'esemplare è stato riconosciuto da Giuseppe Loglisci, un esperto in rettili, come un biacco: non velenoso ma pur sempre dotato di denti aguzzi.
Un esemplare della stessa specie ma di dimensioni maggiori è stato ritrovato pochi giorni fa nel cortile del vecchio ospedale. Sono serpenti che vivono nei centri urbani, serpenti comuni. Ma la loro visione preoccupa sempre e comunque.
Soprattutto quando a pochi passi ci sono ristoranti e pizzerie.