Sicurezza nel territorio, incontro Ente Parco e Corpo Forestale dello Stato

Il confronto e previsto per la prossima settimana. La Giunta provinciale approva il Protocollo d'Intesa "Vivere sicuro"

venerdì 27 agosto 2010
Sono trascorsi alcuni giorni dall'omicidio di don Francesco Cassol, ucciso per errore, nella notte fra il 21 ed il 22 agosto scorsi, da un bracconiere altamurano che pensava di mirare ad un gruppo di cinghiali. Durante questo breve arco di tempo, sono sorti anche dei diverbi fra Corpo Forestale dello Stato e Parco Nazionale dell'Alta Murgia e fra quest'ultimo ed il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. Il tragico avvenimento ha messo in evidenza il problema della sicurezza nel territorio. Una questione che la direzione dall'Ente Parco dell'Alta Murgia ed il nuovo coordinatore del Cta - Coordinamento territoriale ambientale – del Corpo Forestale dello Stato hanno deciso di affrontare in un incontro. Questo "nello spirito di collaborazione che sovrintende alle attività dell'Ente e del Corpo Forestale dello Stato", come si legge in una nota dell'Ente Parco. La prossima settimana, infatti, ci sarà un confronto "per mettere a punto d'intesa un primo programma operativo correlato alle esigenze di una maggiore e più efficace sorveglianza del territorio del Parco. La leale collaborazione tra le due amministrazioni - conclude il comunicato - è fondamento per una tutela dell'Area Protetta e per garantire ai fruitori del Parco migliori servizi e sicurezza".

Circa la questione della sicurezza nel territorio, ieri la Giunta provinciale ha approvato lo schema del Protocollo d'Intesa "Vivere Sicuro", che prevede l'attuazione di servizi integrati relativi al controllo del territorio provinciale. Saranno coinvolti la Polizia Provinciale, le Polizie municipali e gli Istituti di Vigilanza privata. Il Protocollo d'Intesa ha l'obiettivo di "offrire – secondo le parole del comunicato - un più efficace impiego sinergico di risorse umane e tecniche al fine di garantire un presidio del territorio urbano ed extraurbano per la prevenzione ed il controllo di fenomeni relativi alla sicurezza stradale, alla tutela dell'ambiente e al contrasto di comportamenti illeciti". Il Protocollo sarà sottoposto al vaglio della Prefettura di Bari, della Procura della Repubblica di Bari, delle Forze di Polizia e dei Comuni che insistono sul territorio provinciale. La programmazione dei servizi previsti nell'atto sarà coordinata dal Prefetto e affidata al Comando di Polizia provinciale, che stabilirà, previe intese con i responsabili dei vari Corpi di Polizia municipale, le giornate e le fasce orarie di svolgimento delle attività di controllo, privilegiando quelle serali-notturne ed i giorni della settimana più critici.