Silos in via Spinazzola, rilasciato permesso di costruire
Articolo 1 punta il dito contro Valente
venerdì 26 febbraio 2021
"Con il recente rilascio del Permesso di Costruire alla società proprietaria del Silos si è compiuto il più grande 'assassinio' alla memoria di questa città".
Con queste dure parole incomincia il comunicato stampa del movimento politico articolo Uno di Gravina, in totale disaccordo sull'autorizzazione per costruire rilasciata dal Comune. il movimento politico punta il dito contro il sindaco Valente. Di seguito la nota continua così:
"L'insipienza e la noncuranza di quest'amministrazione hanno fatto il resto. Recuperare e valorizzare il Silos granaio significava dare un segnale politico, istituzionale e morale nei confronti dell'intera cittadinanza e soprattutto alle nuove generazioni che meritano di toccare con mano le proprie origini. Caro sindaco Valente, cara Amministrazione tutta e cari dirigenti tecnici, torniamo a impugnare carta e penna per riportare alla vostra attenzione questa vicenda surreale del Silos di via Spinazzola.
Noi di Articolo Uno Gravina attribuiamo questo "assassinio urbanistico" soprattutto al Sindaco, a colui che poteva intervenire anche con gli strumenti della politica, ma che ha preferito essere silente difronte allo sfregio della storia, indifferente ai valori di questa comunità e molto più "affaccendato" nella ricerca del proprio consenso. La legittimazione del Permesso di Costruire da parte degli uffici non ha provocato nessuna sorpresa al primo cittadino che è anche assessore alla cultura, tale da lasciarlo completamente in silenzio e senza dubbio alcuno. Una vicenda che lascia l'amaro in bocca! Francamente il suo silenzio ci preoccupa e non poco. Non abbiamo ancora capito se dietro il suo mutismo si nasconda il totale disinteresse per la questione o la volontà politica di preferire interessi di parte a discapito di quelli collettivi.
Francamente, Sig. Sindaco, la misura è colma ed è anche mortificante vederla a capo di una comunità come la nostra, completamente muto, sordo e cieco. Nei giorni scorsi ci siamo fatti promotori di un documento sottoscritto da tutte le forze politiche locali, non per condividere un progetto politico e men che mai elettorale, visto che con alcuni siamo politicamente lontani anni luce. Ma la speranza era quella di sortire qualche reazione a Palazzo di Città. Un appello condiviso da dieci forze politiche non può restare senza risposta! Non ci rassegniamo all'idea che Lei non sia capace di vedere oltre il cemento del Silos. Non è possibile!
Alcuni concittadini in questi giorni l'hanno definito uno "scatolone vuoto". E allora Sindaco, riempiamolo d'idee e di progetti. Una struttura che si appresta a celebrare i 100 anni di storia è per sua natura un contenitore culturale. Ed era questa la strada da seguire! Non altre. Il Silos granaio doveva essere oggetto di attenzione da parte di questa amministrazione: si poteva, ad esempio, acquisire il monumento cosi come si era già tentato di fare in passato. Negli ultimi anni, purtroppo, su quell'edificio storico si sono concentrati molti interessi privati e Lei, sig. Sindaco, questo "campanellino di allarme" non l'ha mai sentito!
Un contenitore strategico, vista la sua posizione favorevole, che poteva ospitare un museo del grano, vera identità della nostra terra, ricalcando esattamente la sua funzione storica; magari si poteva accogliere al suo interno il museo della civiltà contadina, altro progetto finito nel dimenticatoio. E perché no, una sezione distaccata dell'Università, magari della facoltà di agraria. E considerando il contesto, i dintorni paesaggistici e le valenze storiche presenti sul nostro territorio perché non pensare ad una scuola di archeologia? Oppure una struttura per ospitare eventi e convegni oltre che mostre di arte contemporanea? E ancora: un centro servizi per la Fiera regionale di San Giorgio, ad esempio. Anche questo significa creare posti di lavoro e fornire un servizio alla gente. E perché non si è provato a coinvolgere gli stessi cittadini attraverso un concorso d'idee…??
Lei sig. Sindaco ha preferito nascondersi dietro le responsabilità degli uffici e questo non le rende giustizia. Non è la prima volta che Le scriviamo e stia certo che non sarà l'ultima, ma per rispetto di se stesso e del ruolo che riveste nella nostra comunità, fermi l'abbattimento del Silos e coinvolga tutta a cittadinanza nella stesura di un unico grande sogno per la rinascita della nostra Comunità, rivendicando la giusta attenzione per la nostra storia… Gliene saremmo grati. Noi e i nostri figli".
Con queste dure parole incomincia il comunicato stampa del movimento politico articolo Uno di Gravina, in totale disaccordo sull'autorizzazione per costruire rilasciata dal Comune. il movimento politico punta il dito contro il sindaco Valente. Di seguito la nota continua così:
"L'insipienza e la noncuranza di quest'amministrazione hanno fatto il resto. Recuperare e valorizzare il Silos granaio significava dare un segnale politico, istituzionale e morale nei confronti dell'intera cittadinanza e soprattutto alle nuove generazioni che meritano di toccare con mano le proprie origini. Caro sindaco Valente, cara Amministrazione tutta e cari dirigenti tecnici, torniamo a impugnare carta e penna per riportare alla vostra attenzione questa vicenda surreale del Silos di via Spinazzola.
Noi di Articolo Uno Gravina attribuiamo questo "assassinio urbanistico" soprattutto al Sindaco, a colui che poteva intervenire anche con gli strumenti della politica, ma che ha preferito essere silente difronte allo sfregio della storia, indifferente ai valori di questa comunità e molto più "affaccendato" nella ricerca del proprio consenso. La legittimazione del Permesso di Costruire da parte degli uffici non ha provocato nessuna sorpresa al primo cittadino che è anche assessore alla cultura, tale da lasciarlo completamente in silenzio e senza dubbio alcuno. Una vicenda che lascia l'amaro in bocca! Francamente il suo silenzio ci preoccupa e non poco. Non abbiamo ancora capito se dietro il suo mutismo si nasconda il totale disinteresse per la questione o la volontà politica di preferire interessi di parte a discapito di quelli collettivi.
Francamente, Sig. Sindaco, la misura è colma ed è anche mortificante vederla a capo di una comunità come la nostra, completamente muto, sordo e cieco. Nei giorni scorsi ci siamo fatti promotori di un documento sottoscritto da tutte le forze politiche locali, non per condividere un progetto politico e men che mai elettorale, visto che con alcuni siamo politicamente lontani anni luce. Ma la speranza era quella di sortire qualche reazione a Palazzo di Città. Un appello condiviso da dieci forze politiche non può restare senza risposta! Non ci rassegniamo all'idea che Lei non sia capace di vedere oltre il cemento del Silos. Non è possibile!
Alcuni concittadini in questi giorni l'hanno definito uno "scatolone vuoto". E allora Sindaco, riempiamolo d'idee e di progetti. Una struttura che si appresta a celebrare i 100 anni di storia è per sua natura un contenitore culturale. Ed era questa la strada da seguire! Non altre. Il Silos granaio doveva essere oggetto di attenzione da parte di questa amministrazione: si poteva, ad esempio, acquisire il monumento cosi come si era già tentato di fare in passato. Negli ultimi anni, purtroppo, su quell'edificio storico si sono concentrati molti interessi privati e Lei, sig. Sindaco, questo "campanellino di allarme" non l'ha mai sentito!
Un contenitore strategico, vista la sua posizione favorevole, che poteva ospitare un museo del grano, vera identità della nostra terra, ricalcando esattamente la sua funzione storica; magari si poteva accogliere al suo interno il museo della civiltà contadina, altro progetto finito nel dimenticatoio. E perché no, una sezione distaccata dell'Università, magari della facoltà di agraria. E considerando il contesto, i dintorni paesaggistici e le valenze storiche presenti sul nostro territorio perché non pensare ad una scuola di archeologia? Oppure una struttura per ospitare eventi e convegni oltre che mostre di arte contemporanea? E ancora: un centro servizi per la Fiera regionale di San Giorgio, ad esempio. Anche questo significa creare posti di lavoro e fornire un servizio alla gente. E perché non si è provato a coinvolgere gli stessi cittadini attraverso un concorso d'idee…??
Lei sig. Sindaco ha preferito nascondersi dietro le responsabilità degli uffici e questo non le rende giustizia. Non è la prima volta che Le scriviamo e stia certo che non sarà l'ultima, ma per rispetto di se stesso e del ruolo che riveste nella nostra comunità, fermi l'abbattimento del Silos e coinvolga tutta a cittadinanza nella stesura di un unico grande sogno per la rinascita della nostra Comunità, rivendicando la giusta attenzione per la nostra storia… Gliene saremmo grati. Noi e i nostri figli".