Smaltimento illegale di rifiuti speciali, proseguono le indagini
Al fianco dei carabinieri Forestali anche i tecnici dell'Arpa Puglia
lunedì 14 maggio 2018
12.32
Proseguono le indagini relative allo smaltimento illegale di rifiuti speciali costituiti da fanghi provenienti da un autolavaggio e abbandonati all'interno di un terreno agricolo coltivato a frutteto.
I controlli effettuati nei giorni scorsi dai militari della stazione Carabinieri Forestali Parco di Ruvo stanno interessato terreni in agro di Corato, nei pressi della "Masseria Piarulli, quest'ultima estranea ai fatti, e precisamente in un fondo chiuso e recintato, coltivato a ciliegeto, dove i militari hanno riscontrato la presenza di alcuni cumuli di materiale fangoso di colore grigio.
L'area posta sotto sequestro è ora oggetto di ulteriori accertamenti tecnici finalizzati a verificare l'eventuale contaminazione di suolo e falda.
Ad operare oltre ai militari di Ruvo di Puglia anche i tecnici dell'ARPA Puglia impegnati in numerosi sopralluoghi e prelievi di campioni che saranno analizzati dai preposti lavoratori regionali.
I rifiuti sono risultati provenienti dalle vasche di decantazione di un'attività di autolavaggio self service con sede a Corato di cui era socio accomandatario il proprietario del terreno oggetto di accertamento.
I controlli effettuati nei giorni scorsi dai militari della stazione Carabinieri Forestali Parco di Ruvo stanno interessato terreni in agro di Corato, nei pressi della "Masseria Piarulli, quest'ultima estranea ai fatti, e precisamente in un fondo chiuso e recintato, coltivato a ciliegeto, dove i militari hanno riscontrato la presenza di alcuni cumuli di materiale fangoso di colore grigio.
L'area posta sotto sequestro è ora oggetto di ulteriori accertamenti tecnici finalizzati a verificare l'eventuale contaminazione di suolo e falda.
Ad operare oltre ai militari di Ruvo di Puglia anche i tecnici dell'ARPA Puglia impegnati in numerosi sopralluoghi e prelievi di campioni che saranno analizzati dai preposti lavoratori regionali.
I rifiuti sono risultati provenienti dalle vasche di decantazione di un'attività di autolavaggio self service con sede a Corato di cui era socio accomandatario il proprietario del terreno oggetto di accertamento.