Solo riti religiosi per il Ss. Crocifisso

Quest’anno la festività si svolgerà in forma ridotta

martedì 26 maggio 2020
E' la seconda festa religiosa per importanza della città, forse per certi aspetti anche più sentita della stessa festa patronale dedicata al santo protettore di Gravina, San Michele Arcangelo. La festa del SS. Crocifisso non è una semplice ricorrenza religiosa, ma ha delle reminiscenze ancestrali: richiama in sé i riti propiziatori per accattivarsi le grazie delle divinità per l'auspicio di un buon raccolto.

E così, in una terra dove l'agricoltura ha sempre avuto un ruolo centrale nella società e dove la mietitura del grano ha rappresentato e rappresenta uno dei momenti di maggiore importanza per l'economia di una grande fetta della comunità, rivolgere delle preghiere al Crocifisso diventa una pratica quasi inevitabile. Per questo i festeggiamenti in occasione del SS. Crocifisso sono uno dei momenti più partecipati da parte dell'intera popolazione gravinese.

Quest'anno però il tutto si svolgerà (come è consuetudine in epoca di coronavirus), in forma ridotta alle sole celebrazioni religiose, senza il tradizionale luna park, le luminarie, i fuochi d'artificio e le bancarelle. Non ci sarà la bassa musica delle bande da giro, ne i concerti di musica classica e nemmeno il tanto atteso momento dello spettacolo musicale con il big della canzone italiana di turno.

Niente di tutto ciò. Con rammarico, infatti, il comitato che da anni organizza con grande impegno la manifestazione ha comunicato che quest'anno la festa si ridurrà ai semplici riti religiosi, che non mancheranno di portare la gente ai piedi del Crocifisso, nel rispetto assoluto delle misure di sicurezza della normativa sanitaria per il contenimento e la gestione dell'emergenza epidemiologica.

Così domenica 7 giugno, presso la chiesa di Via San Sebastiano, si terranno le sole celebrazioni liturgiche con le modalità che possano garantire la massima tutela per la popolazione.