Sostenere l’agroalimentare locale
Appello dell’assessore Laico all’acquisti di prodotti gravinesi
lunedì 21 dicembre 2020
In un momento così difficile, diventa importante sostenere le aziende locali, a partire da quel comparto agroalimentare che ha risentito pesantemente delle problematiche legate all'emergenza sanitaria. Questo l'appello lanciato dall'assessore Pino Laico. L'assessore con delega alla promozione del comparto agroalimentare, soprattutto adesso, in prossimità delle festività natalizie, invita i consumatori gravinesi a rivolgersi alle aziende piccole e grandi aziende del comparto enogastronomico della città, sostenendo produzioni tipiche gravinesi, a chilometro zero. Un settore in sofferenza che, adesso come non mai, ha bisogno di essere incentivato.
Infatti - "l'emergenza Covid ha messo a dura prova le nostre aziende. Soprattutto quelle che puntano sulla artigianalità e su processi di produzione unici, antichi, che costituiscono l'essenza della tradizione esclusivamente gravinese"- sottolinea Laico, riferendosi soprattutto a prodotti come il "Pallone di Gravina", presidio Slow Food; oppure i sasanelli, o ancora "u' ruccl'", tradizionale focaccia di San Giuseppe, diventata il primo prodotto a Denominazione di Origine Comunale (De.Co). Insomma, tutti prodotti alimentari che rappresentano in maniera distintiva il territorio gravinese.
Un percorso sostenuto dall'amministrazione comunale che ha promosso iniziative per la valorizzazione delle produzioni agroalimentari locali, ad esempio aderendo al Distretto del Cibo della città Metropolitana di Bari, ma anche partecipando alle F.A.M.E. Roads, circuiti integrati tra territori con lo scopo, tra gli altri, di rilanciare il settore della cultura culinaria locale.
Ma non basta, adesso è necessario il supporto di tutta la comunità per fare quadrato attorno alle produzione tipiche gravinesi e alle aziende che le realizzano, messe a dura prova da questa pandemia. Ragion per cui "per la nostra spesa, ancor più per quella di Natale, scegliamo cibi e prodotti che siano diretta espressione della nostra storia" -continua Laico, appellandosi alla comunità gravinese, affinché sostenga le produzioni e le tante aziende locali, oltre ad un patrimonio anche storico inestimabile.
"Gravina, come amava definirla Federico II di Svevia, è ancora un giardino di delizie, un giardino che continuerà a fiorire anche nell'era del Coronavirus"- conclude con un messaggio di speranza l'assessore.
Infatti - "l'emergenza Covid ha messo a dura prova le nostre aziende. Soprattutto quelle che puntano sulla artigianalità e su processi di produzione unici, antichi, che costituiscono l'essenza della tradizione esclusivamente gravinese"- sottolinea Laico, riferendosi soprattutto a prodotti come il "Pallone di Gravina", presidio Slow Food; oppure i sasanelli, o ancora "u' ruccl'", tradizionale focaccia di San Giuseppe, diventata il primo prodotto a Denominazione di Origine Comunale (De.Co). Insomma, tutti prodotti alimentari che rappresentano in maniera distintiva il territorio gravinese.
Un percorso sostenuto dall'amministrazione comunale che ha promosso iniziative per la valorizzazione delle produzioni agroalimentari locali, ad esempio aderendo al Distretto del Cibo della città Metropolitana di Bari, ma anche partecipando alle F.A.M.E. Roads, circuiti integrati tra territori con lo scopo, tra gli altri, di rilanciare il settore della cultura culinaria locale.
Ma non basta, adesso è necessario il supporto di tutta la comunità per fare quadrato attorno alle produzione tipiche gravinesi e alle aziende che le realizzano, messe a dura prova da questa pandemia. Ragion per cui "per la nostra spesa, ancor più per quella di Natale, scegliamo cibi e prodotti che siano diretta espressione della nostra storia" -continua Laico, appellandosi alla comunità gravinese, affinché sostenga le produzioni e le tante aziende locali, oltre ad un patrimonio anche storico inestimabile.
"Gravina, come amava definirla Federico II di Svevia, è ancora un giardino di delizie, un giardino che continuerà a fiorire anche nell'era del Coronavirus"- conclude con un messaggio di speranza l'assessore.