Spacciatori in trasferta

Da Altamura a Gravina con droga nelle tasche

venerdì 19 agosto 2016 15.50
Dovranno rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti i tre uomini sottoposti agli arresti domiciliari dopo essere sati bloccati dai carabinieri della Stazione di Gravina.
Secondo quanto riferito dall'Arma nel corso di uno specifico servizio di controllo del territorio effettuato nella giornata di mercoledì, finalizzato anche alla prevenzione e repressione del traffico di stupefacenti, i militari in servizio hanno notato due persone, di cui una già nota alle forze dell'ordine quale abituale assuntore di stupefacenti, impegnate in un intenso dialogo tra loro con atteggiamenti e movimenti sospetti.

I Carabinieri hanno quindi deciso di sottoporre i due ad una perquisizione personale trovando conferme ai loro iniziali sospetti.
Nel corso dell'operazione, infatti, uno dei due uomini, identificato in Z.R. 26enne di origine albanese, residente ad Altamura, è stato trovato in possesso di 5 grammi di eroina e 36 gr di marijuana, detenuti ai fini di spaccio, oltre ad un coltello a serramanico.
Gli ulteriori accertamenti, eseguiti sul suo conto, permettevano di appurare che lo stesso era attualmente ospite di A.F. 45enne di Altamura, persona già nota ai militari.

Raccolti i primi risultati, i militari decidevano quindi di estendere la perquisizione, finalizzata alla ricerca di sostanze stupefacenti, anche presso il domicilio del giovane albanese dove sono alloggiati A.F. , il padrone di casa già noto alle forze dell'ordine, e dell'ospite Z.R. e di suo padre Z.S di 52 anni.
L'operazione di ricerca consentiva di rinvenire e sequestrare, abilmente occultato in uno sgabuzzino, altro stupefacente del tipo marijuana per complessivi 260 grammi, oltre ad un bilancino di precisione e vario materiale per il confezionamento. I 3 soggetti, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti sono stati quindi tratti in arresto e su disposizione della competente A.G., sottoposti agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo.