Splende il ponte di Gravina

Inaugurazione del monumento dopo i lavori di restauro

lunedì 28 ottobre 2024 10.05
Alto 37 metri, lungo 90 e largo 5. Si presenta così il maestoso ponte acquedotto Madonna della Stella che ieri con una sontuosa cerimonia è stato inaugurato dopo i lavori di restauro e l'istallazione del nuovo spettacolare impianto di illuminazione. A rendere omaggio al monumento icona della città, oltre alle autorità, un vero e proprio bagno di folla che ha atteso pazientemente per poter passeggiare lungo il ponte e sotto le arcate dell'imponente manufatto.

"Un giorno speciale" lo ha definito il sindaco Lagreca, che non ha nascosto la propria emozione nel vivere questo momento storico per Gravina e per il monumento simbolo della sua identità. Un cordone ombelicale che collega la città alla sua parte più antica e che rappresenta la cartolina di Gravina per eccellenza. Per far ritornare all'antico splendore il ponte, che nella sua storia è sopravvissuto a bombardamenti, terremoti e al logorio dell'erosione dell'acqua del torrente sottostante, ci sono voluti due anni di duro lavoro, non ultima la parte dedicata all'illuminazione realizzata nel pieno rispetto degli equilibri naturalistici del luogo. "Inauguriamo nuovi percorsi che permetteranno di avere uno sguardo più completo verso uno scenario unico"- ha sottolineato il primo cittadino, invitando la comunità gravinese ha cogliere il valore del proprio patrimonio culturale ed a lavorare per tutelarlo.

A rendere onore al grandioso monumento, anche l'europarlamentare Antonio Decaro che nel complimentarsi per il risultato, ha sottolineato come il ponte rappresenti un esempio straordinario di architettura che rende orgogliosa l'intera nazione. "Uno dei luoghi più belli della nostra regione, luogo del cuore e dell'anima" - lo ha definito Decaro, ricordando alla città la cifra identitaria del ponte che "non è il ponte di James Bond, ma è il ponte di Gravina".

Il presidente del Parco dell'Alta Murgia Francesco Tarantini, nel suo intervento ha invece sottolineato l'importanza del ponte anche per l'area protetta, poiché Gravina sarà candidata a diventare la Capitale del GeoParco riconosciuto patrimonio dell'umanità dall'Unesco.
Un monumento che per anni ha vissuto in stato di quasi abbandono, con l'arch. Mara Carcavallo della soprintendenza che racconta come fin dal primo sopralluogo per i lavori aveva ravvisato l'importanza della sua riapertura.

Il ponte potrà godere anche di un nuovo impianto di illuminazione grazie al cofinanziamento del Fondo Ambiente Italiano, derivante dal bando "i Luoghi del Cuore", dopo che nel 2020 il monumento era stata capace di calamitare su di sé ben 25726 voti. "Un risultato che testimonia la voglia di valorizzare i propri luoghi" - ha commentato il vicepresidente del Fai Puglia, Beniamino Attoma Pepe.

I dettagli del progetto e delle attività per realizzare i lavori di restauro sono stati affidati al dirigente dell'ufficio tecnico Onofrio Tragni e al progettista Nicola Stefanelli, che hanno evidenziato le difficoltà occorse nella realizzazione delle opere per un restauro "particolarmente difficile". "Consegniamo quest'opera non solo ai cittadini di Gravina, ma anche ai loro figli"- ha concluso Stefanelli, con la cerimonia che è proseguita con alcune performance musicali, grazie alla chitarra di Saverio Paternoster e la voce di Loredana Savino; con una breve recitazione teatrali di Donato Paternoster e con il countdown finale che ha introdotto lo spettacolo piromusicale con il quale si è dato il via all'apertura del ponte, letteralmente invaso dalla folla.
inaugurazione ponte
inaugurazione ponte
inaugurazione ponte
inaugurazione ponte
inaugurazione ponte
inaugurazione ponte
inaugurazione ponte
inaugurazione ponte
inaugurazione ponte
inaugurazione ponte
ponte