"Spreco di denaro pubblico"
A sostenerlo è il Movimento Civico Gravinese. "Affidamento di incarichi inutili ad esponenti politici"
giovedì 1 luglio 2010
La voce del Movimento Civico Gravinese, nella persona del Presidente Giovanni Matera, non perde occasione di accusare il governo cittadino di "sprecare denaro pubblico per l'allargamento del nucleo di valurazione e controllo gestione che passa da 3 a 5 componenti, come testimoniato dalla delibera di giunta n° 95 del 17 giugno".
Come scritto nel comunicato, "per accontentare l'ingordigia di alcuni partiti politici, sono stati create poltrone per fare accomodare esponenti di partito. I due accontentati sono stati l'avv. Lobifaro, esponente del partito MRE, e il dott. Tummillo, esponente del partito Gravina nel cuore". "Il tutto, ovviamente – come dice Matera – ben retribuito e pagato con i nostri soldi".
Le domanda che il Movimento Civico Gravinese pone al Sindaco Divella è: "Era proprio necessario aumentare le poltrone del potere? Era proprio necessario sprecare altro denaro pubblico? Era proprio necessario sottostare sempre alle richieste incalzanti e incessanti dei partiti?". Giovanni Matera e il Movimento Civico Gravinese aspettano ora una risposta, o meglio, un chiarimento dal Sindaco Divella.
Come scritto nel comunicato, "per accontentare l'ingordigia di alcuni partiti politici, sono stati create poltrone per fare accomodare esponenti di partito. I due accontentati sono stati l'avv. Lobifaro, esponente del partito MRE, e il dott. Tummillo, esponente del partito Gravina nel cuore". "Il tutto, ovviamente – come dice Matera – ben retribuito e pagato con i nostri soldi".
Le domanda che il Movimento Civico Gravinese pone al Sindaco Divella è: "Era proprio necessario aumentare le poltrone del potere? Era proprio necessario sprecare altro denaro pubblico? Era proprio necessario sottostare sempre alle richieste incalzanti e incessanti dei partiti?". Giovanni Matera e il Movimento Civico Gravinese aspettano ora una risposta, o meglio, un chiarimento dal Sindaco Divella.