Standing ovation per la performance della Compagnia "Colpi di Scena"
"L'abito nuovo" pone fine al ciclo di spettacoli per la rassegna "AmAttori...Insieme"
mercoledì 2 maggio 2018
12.49
Al termine dello spettacolo "L'abito nuovo", inscenato nella serata di sabato 28 aprile al Teatro Vida, tutto il pubblico si è levato in piedi per applaudire gli attori della Compagnia teatrale gravinese "Colpi di Scena". Un'opera impegnativa, che vede la fusione di due grandi personalità del panorama italiano, Luigi Pirandello ed Eduardo De Filippo, che insieme nel lontano 1935 riadattarono la novella omonima dell'autore siciliano, rappresentata per la prima volta a Milano, al Teatro Manzoni, il 1º aprile del 1937.
Il protagonista della novella è Michele Crispucci, uomo non proprio facoltoso, ma dai sani principi: dopo una vita passata a celare alla figlia Assunta la reale identità della madre Nanninella, la quale dopo averla data alla luce in realtà scelse di fare della sua bellezza e del suo corpo uno strumento per guadagnare soldi, Concettino Minutolo, scoperto che la scandalosa Celie Bouton (alias Nanninella) è la madre della futura sposa, cerca di rimangiarsi la promessa di matrimonio. Improvvisamente giunge notizia della morte improvvisa e atroce della donna spregiudicata e Michele ne rifiuta categoricamente l'eredità pur di non perdere la sua dignità e la sua onestà, preferendo indossare un abito vecchio e consunto dal tempo piuttosto che comprarne uno nuovo, acquistato con i soldi di una "mala femmina". La gente e i familiari tuttavia lo esortano a non sprecare il patrimonio, ma al contrario a goderne e Crispucci offre gli abiti di Nanninella ai suoi conoscenti, ponendoli di fronte al dilemma di accettare un'eredità considerata ma di provenienza disonesta. Alla fine, travolto dalla nuova ricchezza, Crispucci torna a casa con un abito nuovo ma incapace di gestire gli effetti di anni di sofferenze e muore tormentato dal pensiero fisso della moglie che lo ha abbandonato e che lo perseguita più di quando era in vita.
Prossimo appuntamento il 19 maggio 2018, con la Serata di Gala denominata "Inno alla Gioia", sempre al Teatro Vida.
Di seguito le immagini dello spettacolo.
Il protagonista della novella è Michele Crispucci, uomo non proprio facoltoso, ma dai sani principi: dopo una vita passata a celare alla figlia Assunta la reale identità della madre Nanninella, la quale dopo averla data alla luce in realtà scelse di fare della sua bellezza e del suo corpo uno strumento per guadagnare soldi, Concettino Minutolo, scoperto che la scandalosa Celie Bouton (alias Nanninella) è la madre della futura sposa, cerca di rimangiarsi la promessa di matrimonio. Improvvisamente giunge notizia della morte improvvisa e atroce della donna spregiudicata e Michele ne rifiuta categoricamente l'eredità pur di non perdere la sua dignità e la sua onestà, preferendo indossare un abito vecchio e consunto dal tempo piuttosto che comprarne uno nuovo, acquistato con i soldi di una "mala femmina". La gente e i familiari tuttavia lo esortano a non sprecare il patrimonio, ma al contrario a goderne e Crispucci offre gli abiti di Nanninella ai suoi conoscenti, ponendoli di fronte al dilemma di accettare un'eredità considerata ma di provenienza disonesta. Alla fine, travolto dalla nuova ricchezza, Crispucci torna a casa con un abito nuovo ma incapace di gestire gli effetti di anni di sofferenze e muore tormentato dal pensiero fisso della moglie che lo ha abbandonato e che lo perseguita più di quando era in vita.
Prossimo appuntamento il 19 maggio 2018, con la Serata di Gala denominata "Inno alla Gioia", sempre al Teatro Vida.
Di seguito le immagini dello spettacolo.