Stato di agitazione a palazzo di città
Dipendenti e sindacati contro l'amministrazione
venerdì 22 maggio 2015
10.45
Dipendenti comunali sul piede di guerra minacciano lo sciopero.
Dopo l'ennesima riunione congiunta con tutte le sigle sindacali, Cgil, Cisl e Uil, i dipendenti del Municipio tornano a chiedere risposte all'amministrazione comunale dopo il botta e risposta a distanza di qualche mese scatenato da un post del primo cittadino che si scagliava contro i "furbetti" degli uffici pubblici.
Lo stato di agitazione arriva "dopo ampio dibattito – si legge nel verbale post assemblea - e valutata con grande attenzione l'insostenibile situazione creatasi a seguito delle gravi inadempienze contrattuali dell'amministrazione comunale che, sollecitata più volte, ha fornito solo risposte evasive promettendo adempimenti mai realizzati".
Nello stigmatizzare il pesante silenzio da parte dell'amministrazione comunale, i dipendenti hanno formulato una serie di richieste chiedendo innanzitutto il pagamento del salario accessorio 2014, oltre al pagamento del lavoro straordinario ancora non riconosciuto ai dipendenti, la presentazione e destinazione del fondo risorse decentrate 2015, l'immediata assegnazione degli incarichi di responsabilità per l'anno in corso, compresa l'assegnazione delle Posizioni organizzative e delle indennità di rischio. E ancora: l'adozione di un piano della formazione e dell'aggiornamento per i dipendenti comunali oltre all'adozione di un piano per la Performance. Non da ultimo si chiede un piano di ripartizione del lavoro straordinario che basti a coprire tutte le necessità per l'anno 2015.
Richieste messe nero su bianco e sottoscritte da tutti i dipendenti comunali presenti all'assemblea.
La medesima nota è stata inviata al sindaco e al prefetto, non solo per informarli di quanto sta avvenendo a palazzo di città ma anche per proclamare lo stato di agitazione e annunciare "che in caso di mancata risposta alla vertenza saranno adottate le opportune azioni di lotta". Ovvero uno sciopero dei dipendenti.
Dopo l'ennesima riunione congiunta con tutte le sigle sindacali, Cgil, Cisl e Uil, i dipendenti del Municipio tornano a chiedere risposte all'amministrazione comunale dopo il botta e risposta a distanza di qualche mese scatenato da un post del primo cittadino che si scagliava contro i "furbetti" degli uffici pubblici.
Lo stato di agitazione arriva "dopo ampio dibattito – si legge nel verbale post assemblea - e valutata con grande attenzione l'insostenibile situazione creatasi a seguito delle gravi inadempienze contrattuali dell'amministrazione comunale che, sollecitata più volte, ha fornito solo risposte evasive promettendo adempimenti mai realizzati".
Nello stigmatizzare il pesante silenzio da parte dell'amministrazione comunale, i dipendenti hanno formulato una serie di richieste chiedendo innanzitutto il pagamento del salario accessorio 2014, oltre al pagamento del lavoro straordinario ancora non riconosciuto ai dipendenti, la presentazione e destinazione del fondo risorse decentrate 2015, l'immediata assegnazione degli incarichi di responsabilità per l'anno in corso, compresa l'assegnazione delle Posizioni organizzative e delle indennità di rischio. E ancora: l'adozione di un piano della formazione e dell'aggiornamento per i dipendenti comunali oltre all'adozione di un piano per la Performance. Non da ultimo si chiede un piano di ripartizione del lavoro straordinario che basti a coprire tutte le necessità per l'anno 2015.
Richieste messe nero su bianco e sottoscritte da tutti i dipendenti comunali presenti all'assemblea.
La medesima nota è stata inviata al sindaco e al prefetto, non solo per informarli di quanto sta avvenendo a palazzo di città ma anche per proclamare lo stato di agitazione e annunciare "che in caso di mancata risposta alla vertenza saranno adottate le opportune azioni di lotta". Ovvero uno sciopero dei dipendenti.