Stop agli sprechi alimentari, la Regione presenta il piano
Entro ottobre il bando rivolti agli ambiti sociali di zona
martedì 11 settembre 2018
17.00
Complessivamente sono disponibili 1.6 milioni di euro (risorse finanziarie 2017 e 2018), cui andranno a sommarsi ulteriori risorse provenienti da fondi europei. Delle risorse regionali disponibili, 500mila andranno alle città capoluogo, 850mila saranno destinati agli ambiti territoriali per finanziare 17 progetti operativi (50mila euro per ciascun progetto).
Questo il piano di attuazione presentato dalla Regione durante un convegno presso la Fiera del Levante.
Il seminario "Il contrasto agli sprechi alimentari in Puglia: interventi e risorse per le comunità territoriali attive" è stato organizzato dall'Assessorato regionale al Welfare in collaborazione con l'Assessorato alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia e al Consigliere Ruggero Mennea, promotore della legge regionale n. 13/2017 per il recupero delle eccedenze alimentari e la riduzione degli sprechi alimentari e farmaceutici. La norma regionale, sebbene la sua iniziativa fosse stata intrapresa ben prima di quella nazionale, ha fatto seguito alla approvazione della legge nazionale 166/2016. In Italia le eccedenze di cibo ammontano a 5,5 milioni di tonnellate all'anno. Sempre su scala nazionale il 15% dei beni alimentari diventa un rifiuto. Il 40% della dispersione avviene nelle case, il 30% nella produzione, la quota restante nella distribuzione.
La Regione Puglia ha sottoscritto lo scorso 9 aprile 2018 un protocollo d'intesa attuativo della l.r. n. 13/2017 (approvato dalla Giunta Regionale Del. G.R. n. 468 del 27/03/2018) per il recupero e il riutilizzo di eccedenze e sprechi alimentari e di prodotti farmaceutici. Un documento importante siglato tra Regione Puglia, ANCI in rappresentanza dei Comuni, e diverse organizzazioni del Terzo Settore come Caritas, Banco Alimentare, Banco delle Opere di Carità, Croce Rossa Italiana, Forum del Terzo Settore, FederFarma e Banco Farmaceutico, Consorzio Emmanuel, start-up innovative, ed altri soggetti già impegnati in questo ambito.
Durante il seminario sono stati presentati anche gli impegni per l'immediato futuro che vedono i due assessorati impegnati nel consolidamento della rete costituita e nella creazione di percorsi virtuosi e innovativi per la riduzione dello spreco e il riutilizzo a fini solidaristici.
Entro il mese di settembre la Giunta regionale approverà gli indirizzi per l'avviso pubblico che avrà modalità a sportello e sarà pubblicato entro ottobre. Da gennaio a dicembre 2019 prevista la realizzazione degli interventi. Potrà essere candidato un solo progetto per Ambito territoriale con capofila uno dei Comuni che abbiano già esperienza nel campo della lotta allo spreco. Tra le spese ammissibili il sostegno ad ETS (enti del terzo settore) che abbiano o attivino centri di raccolta e distribuzione pacchi viveri, le spese per l'igiene, il kit farmaci abbigliamento etc, progetti formativi nelle scuole, progetti innovativi per rafforzare le reti territoriali, spese per la manutenzione straordinaria dei centri di raccolta, stoccaggio e distribuzione etc.
La rete degli interventi previsti dagli Ambiti territoriali dovrà raccordarsi in maniera sinergica con gli altri interventi di welfare locale tra cui i Piani sociali di zona, il Piano regionale e nazionale per il contrasto alla povertà e il PON FEAD Avviso 4.
Questo il piano di attuazione presentato dalla Regione durante un convegno presso la Fiera del Levante.
Il seminario "Il contrasto agli sprechi alimentari in Puglia: interventi e risorse per le comunità territoriali attive" è stato organizzato dall'Assessorato regionale al Welfare in collaborazione con l'Assessorato alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia e al Consigliere Ruggero Mennea, promotore della legge regionale n. 13/2017 per il recupero delle eccedenze alimentari e la riduzione degli sprechi alimentari e farmaceutici. La norma regionale, sebbene la sua iniziativa fosse stata intrapresa ben prima di quella nazionale, ha fatto seguito alla approvazione della legge nazionale 166/2016. In Italia le eccedenze di cibo ammontano a 5,5 milioni di tonnellate all'anno. Sempre su scala nazionale il 15% dei beni alimentari diventa un rifiuto. Il 40% della dispersione avviene nelle case, il 30% nella produzione, la quota restante nella distribuzione.
La Regione Puglia ha sottoscritto lo scorso 9 aprile 2018 un protocollo d'intesa attuativo della l.r. n. 13/2017 (approvato dalla Giunta Regionale Del. G.R. n. 468 del 27/03/2018) per il recupero e il riutilizzo di eccedenze e sprechi alimentari e di prodotti farmaceutici. Un documento importante siglato tra Regione Puglia, ANCI in rappresentanza dei Comuni, e diverse organizzazioni del Terzo Settore come Caritas, Banco Alimentare, Banco delle Opere di Carità, Croce Rossa Italiana, Forum del Terzo Settore, FederFarma e Banco Farmaceutico, Consorzio Emmanuel, start-up innovative, ed altri soggetti già impegnati in questo ambito.
Durante il seminario sono stati presentati anche gli impegni per l'immediato futuro che vedono i due assessorati impegnati nel consolidamento della rete costituita e nella creazione di percorsi virtuosi e innovativi per la riduzione dello spreco e il riutilizzo a fini solidaristici.
Entro il mese di settembre la Giunta regionale approverà gli indirizzi per l'avviso pubblico che avrà modalità a sportello e sarà pubblicato entro ottobre. Da gennaio a dicembre 2019 prevista la realizzazione degli interventi. Potrà essere candidato un solo progetto per Ambito territoriale con capofila uno dei Comuni che abbiano già esperienza nel campo della lotta allo spreco. Tra le spese ammissibili il sostegno ad ETS (enti del terzo settore) che abbiano o attivino centri di raccolta e distribuzione pacchi viveri, le spese per l'igiene, il kit farmaci abbigliamento etc, progetti formativi nelle scuole, progetti innovativi per rafforzare le reti territoriali, spese per la manutenzione straordinaria dei centri di raccolta, stoccaggio e distribuzione etc.
La rete degli interventi previsti dagli Ambiti territoriali dovrà raccordarsi in maniera sinergica con gli altri interventi di welfare locale tra cui i Piani sociali di zona, il Piano regionale e nazionale per il contrasto alla povertà e il PON FEAD Avviso 4.