Strappo in maggioranza: l'Udc conferma la sua linea
Lorusso: "Riaprire il tavolo politico"
martedì 22 ottobre 2013
08.37
Non si dimette, non si dissocia dal suo partito e non ha nessuna intenzione di scongelarsi.
A smentire quanti volevano un vice sindaco isolato, tanto tra i banchi della giunta quanto tra le fila del suo partito, è egli stesso.
Gino Lorusso a sorpresa decide di rispondere alle domande dei cronisti per spiegare la sua posizione in seno all'amministrazione ma soprattutto all'interno del suo partito e lo fa con una frase che non lascia spazio alle interpretazioni: " In giunta io sono il rappresentante dell'Udc, e per essere tale è ovvio che condivido la linea politica dettata dal partito all'indomani della riunione di maggioranza".
Dunque nessuna crisi interna al partito e soprattutto niente fuoco amico pronto a colpire il vicesindaco. " Il solito gossip politico, taglia corto Lorusso convinto che le voci di una rottura interna ai centristi siano solo frutto di una battuta infelice fatta proprio durante l'ultima riunione di maggioranza, nel corso della quale alcuni esponenti di altri partiti "invece di ascoltare le parole di Stefano Valente, le hanno interpretate vedendo dietro la richiesta di sospensione della giunta, solo una scusa per rimuovere me dal mio incarico. In realtà- prosegue Lorusso- il mio partito non ha mai messo in discussione tanto il mio ruolo politico quanto le mie deleghe".
Allora perché Valente ha chiesto la sospensione dell'intera giunta e la revisione del programma elettorale?
"In realtà – aggiunge – le parole di Valente volevano esprimere esattamente il contrario di quanto è stato riferito dopo la riunione di maggioranza. L'udc ha chiesto una verifica politico- amministrativa per capire cosa è stato fatto e cosa c'è ancora da fare. Successivamente il segretario ha palesato l'idea di sospendere la giunta per agevolare la riflessione. Infine, è bene chiarirlo, non abbiamo chiesto un doppio assessorato ma una seconda visibilità consona al peso politico che l'Udc ha avuto durante le elezioni e che ha in seno a questa amministrazione".
Dunque nessuna sorpresa e nessun stravolgimento. In casa Udc resta confermato quanto sancito nella riunione interna al partito e poi scritto in un documento ufficiale secondo cui "il comitato cittadino ha stabilito che i propri rappresentanti in giunta e in coniglio si asterranno dal partecipare a riunioni deliberanti, con ciò autosospendendosi dalla maggioranza consiliare".
Una sospensione, tuttavia, a tempo determinato poiché, si legge ancora nel documento, "il comitato cittadino si riunirà entro la fine del mese, al fine di valutare se persistono le condizioni per una permanenza dell'Udc nell'attuale quadro politico di maggioranza".
Parole che il vice sindaco spiega meglio sostenendo che per "uscire da questo impasse i partiti di maggioranza devono convocare un nuovo tavolo politico e rimettere tutto in discussione, partendo dai temi politici di cui abbimo già parlato".
E quando chiediamo quali siano questi "temi politici" Lorusso glissa: "Sempre gli stessi".
A smentire quanti volevano un vice sindaco isolato, tanto tra i banchi della giunta quanto tra le fila del suo partito, è egli stesso.
Gino Lorusso a sorpresa decide di rispondere alle domande dei cronisti per spiegare la sua posizione in seno all'amministrazione ma soprattutto all'interno del suo partito e lo fa con una frase che non lascia spazio alle interpretazioni: " In giunta io sono il rappresentante dell'Udc, e per essere tale è ovvio che condivido la linea politica dettata dal partito all'indomani della riunione di maggioranza".
Dunque nessuna crisi interna al partito e soprattutto niente fuoco amico pronto a colpire il vicesindaco. " Il solito gossip politico, taglia corto Lorusso convinto che le voci di una rottura interna ai centristi siano solo frutto di una battuta infelice fatta proprio durante l'ultima riunione di maggioranza, nel corso della quale alcuni esponenti di altri partiti "invece di ascoltare le parole di Stefano Valente, le hanno interpretate vedendo dietro la richiesta di sospensione della giunta, solo una scusa per rimuovere me dal mio incarico. In realtà- prosegue Lorusso- il mio partito non ha mai messo in discussione tanto il mio ruolo politico quanto le mie deleghe".
Allora perché Valente ha chiesto la sospensione dell'intera giunta e la revisione del programma elettorale?
"In realtà – aggiunge – le parole di Valente volevano esprimere esattamente il contrario di quanto è stato riferito dopo la riunione di maggioranza. L'udc ha chiesto una verifica politico- amministrativa per capire cosa è stato fatto e cosa c'è ancora da fare. Successivamente il segretario ha palesato l'idea di sospendere la giunta per agevolare la riflessione. Infine, è bene chiarirlo, non abbiamo chiesto un doppio assessorato ma una seconda visibilità consona al peso politico che l'Udc ha avuto durante le elezioni e che ha in seno a questa amministrazione".
Dunque nessuna sorpresa e nessun stravolgimento. In casa Udc resta confermato quanto sancito nella riunione interna al partito e poi scritto in un documento ufficiale secondo cui "il comitato cittadino ha stabilito che i propri rappresentanti in giunta e in coniglio si asterranno dal partecipare a riunioni deliberanti, con ciò autosospendendosi dalla maggioranza consiliare".
Una sospensione, tuttavia, a tempo determinato poiché, si legge ancora nel documento, "il comitato cittadino si riunirà entro la fine del mese, al fine di valutare se persistono le condizioni per una permanenza dell'Udc nell'attuale quadro politico di maggioranza".
Parole che il vice sindaco spiega meglio sostenendo che per "uscire da questo impasse i partiti di maggioranza devono convocare un nuovo tavolo politico e rimettere tutto in discussione, partendo dai temi politici di cui abbimo già parlato".
E quando chiediamo quali siano questi "temi politici" Lorusso glissa: "Sempre gli stessi".