Studenti in piazza per salvare il futuro

Oggi è il "Global Strike for Future" nato dalla tenacia di Greta Thunberg

venerdì 15 marzo 2019 23.01
Il trionfo dell'individualismo e il generale disinteresse verso i temi ambientali, grazie a Greta Thunberg si smorzano e perdono la loro forza. È grazie a questa caparbia sedicenne svedese che oggi 15 marzo una schiera di persone - fatta di studenti, associazioni e liberi cittadini – scenderanno nelle piazze di tutto il mondo per porre un argine al cambiamento climatico.

E' il giorno del GlobalStrikeforFuture, lo sciopero internazionale per il futuro nato dal movimento Friday for Future promosso da Greta Thunberg, per chiedere ai Governi interventi immediati contro il riscaldamento globale. Se in Italia sono 117 gli appuntamenti in cui Legambiente sarà in prima linea (su 140 in totale), nel mondo sono 1.325 distribuiti in 98 paesi. L'Italia è seconda dopo la Germania (190) per numero di adesioni e spiccano gli Stati Uniti con 136 eventi.
Lo sciopero comincerà alle ore 9.30.

Dell'iniziativa si parla anche nelle scuole di Gravina.

Comunicato di Legambiente
«Con una protesta su scala globale - dichiara il presidente di Legambiente Puglia, Francesco Tarantini - Greta Thunberg ha smosso le coscienze di tutto il mondo ed è riuscita là dove altri non ce l'hanno fatta. È grazie alla sua tenacia che un tema cruciale come il riscaldamento globale è ora, finalmente, all'attenzione di tutti i Governi che non devono voltare lo sguardo ignorandone le conseguenze. In tantissimi domani ribadiremo con forza la necessità di agire ora, di non rimandare ulteriormente azioni di risoluzione e mitigazione dei cambiamenti climatici. Serve uscire dalle fonti fossi frenando i sussidi diretti e indiretti dello Stato, che attualmente registrano ben 16 miliardi di euro all'anno, ma serve anche tenere fede agli impegni presi a tutela del clima, a partire ad esempio dall'Accordo di Parigi».

Il Rapporto speciale dell'IPCC sull'aumento di 1,5 °C rispetto alla temperatura media terrestre dell'era preindustriale mostra che un'azione climatica inadeguata avrà effetti catastrofici sulle attuali e future generazioni, con danni irreversibili sugli ecosistemi e sulla vita delle persone. A questo proposito, Legambiente ricorda che sono 453 i fenomeni meteorologici riportati dalla mappa CittàClima.it, che dal 2010 ad oggi hanno provocato danni nel territorio italiano (277 i comuni dove si sono registrati eventi con impatti considerevoli) e ancora più rilevante è il prezzo che continuiamo a pagare in termini vite umane e feriti: in seguito a 15 eventi estremi registrati nella penisola, sono oltre 189 le persone vittime del maltempo, con 4 morti nei primi mesi del 2019. A ciò si somma l'evacuazione di oltre 45mila persone a causa di eventi come frane e alluvioni che hanno segnato gli ultimi 18 anni.

Senza dimenticare che il 2018, secondo le registrazioni del Consiglio nazionale delle ricerche-Isac di Bologna, è stato l'anno più caldo dal 1800 ad oggi, con un'anomalia di +1,58 °C sopra la media. Secondo il rapporto di Munich Re, il 2018 ha registrato 850 disastri naturali a livello globale, tra cui soprattutto alluvioni, inondazioni, frane (46%), uragani e tempeste (42%), per un costo stimato in 160 miliardi di dollari. Le perdite maggiori sono state causate dalla siccità, costata circa 4 miliardi di dollari.

Il Globalstrikeforfuture incrocia quest'anno Nontiscordardimé - operazione scuole pulite, la campagna di Legambiente nata per rivitalizzare gli ambienti scolastici, spesso in stato di incuria e trascuratezza. Grazie all'impegno di numerosi studenti, scuole di ogni ordine e grado prendono nuova vita, mostrando alle amministrazioni competenti eventuali carenze e necessità di intervento.

Trasformare la scuola in uno spazio collettivo più vivibile, accogliente e vivace, che metta in contatto con la creatività e il bello. Rendere protagonisti gli studenti non solo dello studio, ma coinvolgerli in un cantiere di attività manuali e pratiche per abbellire aule e cortili. Promuovere un ambiente scolastico green con piccoli interventi di riqualificazione ad opera degli stessi studenti, con piantumazioni di fiori, con laboratori didattici su specifici temi ambientali. Questo si propone Nontiscordardimé, iniziativa annuale che dedica due giornate di volontariato alla qualità e alla vivibilità degli edifici scolastici, incentrata quest'anno sul tema della condivisione, per un confronto concreto sui temi ambientali.

Comunicato del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, con riferimento alla mobilitazione dei giovani in difesa dell'ambiente, da Greta Thunberg alle manifestazioni di domani 15 marzo, dichiara:

"Il futuro del Pianeta si decide oggi. E non c'è altro tempo da perdere. Il messaggio di Greta Thunberg è la voce di una intera generazione di giovani che chiede ai governi del mondo di tutelare l'ambiente e quindi la vita degli esseri umani.
Qui in Puglia ci stiamo battendo da tre anni contro tutto e tutti per tutelare ambiente e salute messi a rischio da continue minacce. Per difendere il nostro mare abbiamo promosso un referendum contro le trivellazioni nell'Adriatico e nello Ionio. E ogni volta che ci riprovano da Roma a cercare qui il petrolio la nostra reazione è durissima.

Stiamo portando la nostra Regione a gestire in maniera corretta il ciclo dei rifiuti, per ridurne al minimo l'impatto. Abbiamo iniziato - grazie a nuovi moderni impianti - a riutilizzare le acque reflue (fogna): prima la purifichiamo e poi la usiamo in agricoltura o per usi industriali. Non sprechiamo risorse idriche e tuteliamo la purezza del nostro mare, che infatti è il più blu di Italia. Sentiamo sulla nostra pelle le parole di Greta che oggi, finalmente, riecheggiano sui media del mondo, perché raccontano le nostre battaglie, quelle che combattiamo contro i nostri stessi governi, contro la becera propaganda dei potenti di turno, contro la disinformazione di massa. Se ne sono accorti in Europa dell'impegno della Regione Puglia per la tutela dell'Ambiente e per questo ho avuto l'onore e la responsabilità di redigere il parere sulla prossima Direttiva sul Clima per conto del Comitato delle Regioni europee".