Sul palco del Vida “Il malato immaginario”
Applausi per il capolavoro di Moliere messo in scena dalla compagnia Artemisia
lunedì 15 novembre 2021
11.58
Una trasposizione moderna nell'allestimento scenografico e allo stesso tempo, però, puntuale nella riproposizione del racconto. Non ha deluso le attese "il malato immaginario" portato in scena sul palco del Vida dalla compagnia teatrale di Bari Artemisia.
Lo spettacolo, infatti, ha narrato alla perfezione le vicende dei l'ipocondriaco Argante, persona dai grandi mezzi economici, che si ritiene convinto di essere affetto da una grave malattia che lo porta ad avere un colorito smunto ed una sensazione di astenia. Per queste sue nevrosi l'uomo è facilmente influenzabile e diventa preda di due medici imbonitori e della sua giovane moglie, avida e sfruttatrice, che non vede l'ora di mettere le mani sulle enormi ricchezze del marito.
Con tutti i personaggi che si alternano attorno al capezzale, scenograficamente rappresentato da una poltrona rossa, dell'ingenuo Argante, dove si aggira una folta schiera di soggetti pronti ad approfittare delle debolezze e le ansie dell'uomo solo per tornaconto personale. Ossessioni che spingono l'uomo a decidere di dare in sposa sua figlia Angelica al figlio del suo farmacista, nonostante la ragazza sia perdutamente innamorata del giovane Cleante.
Una situazione che si risolverà solo grazie all'intervento della serva di casa Tonina, simpatico personaggio che rappresenta la praticità e la saggezza popolare, che insieme al fratello Beraldo organizzeranno un tranello che permetterà all'uomo di rinsavire e capire ciò che sta accadendo attorno a lui. Infatti, Argante, liberato dai suoi tormenti, fa finta di essere morto così da poter smascherare l'avidità della moglie e riuscire a recuperare l'affetto della figlia a cui concede di sposare il suo amato Cleante.
Una commedia dai ritmi serrati con le raffigurazioni pittoriche ispirate a Mondrain a fare da sfondo alle situazioni esilaranti e paradossali e agli ironici dialoghi che caratterizzano la recitazione degli attori, non rinunciando a lanciare un messaggio di denuncia sui vizi della società e sui mali del tempo, che allora, ai tempi di Moliere, come oggi, rappresentano le ossessioni dell'uomo moderno. Uno spettacolo molto apprezzato dal pubblico che ha applaudito a scena aperta questo nuovo appuntamento con la rassegna "Amattori Insieme" rappresentata sul palcoscenico del teatro Vida.
(Le foto sono di Angelo Angiulli)
Lo spettacolo, infatti, ha narrato alla perfezione le vicende dei l'ipocondriaco Argante, persona dai grandi mezzi economici, che si ritiene convinto di essere affetto da una grave malattia che lo porta ad avere un colorito smunto ed una sensazione di astenia. Per queste sue nevrosi l'uomo è facilmente influenzabile e diventa preda di due medici imbonitori e della sua giovane moglie, avida e sfruttatrice, che non vede l'ora di mettere le mani sulle enormi ricchezze del marito.
Con tutti i personaggi che si alternano attorno al capezzale, scenograficamente rappresentato da una poltrona rossa, dell'ingenuo Argante, dove si aggira una folta schiera di soggetti pronti ad approfittare delle debolezze e le ansie dell'uomo solo per tornaconto personale. Ossessioni che spingono l'uomo a decidere di dare in sposa sua figlia Angelica al figlio del suo farmacista, nonostante la ragazza sia perdutamente innamorata del giovane Cleante.
Una situazione che si risolverà solo grazie all'intervento della serva di casa Tonina, simpatico personaggio che rappresenta la praticità e la saggezza popolare, che insieme al fratello Beraldo organizzeranno un tranello che permetterà all'uomo di rinsavire e capire ciò che sta accadendo attorno a lui. Infatti, Argante, liberato dai suoi tormenti, fa finta di essere morto così da poter smascherare l'avidità della moglie e riuscire a recuperare l'affetto della figlia a cui concede di sposare il suo amato Cleante.
Una commedia dai ritmi serrati con le raffigurazioni pittoriche ispirate a Mondrain a fare da sfondo alle situazioni esilaranti e paradossali e agli ironici dialoghi che caratterizzano la recitazione degli attori, non rinunciando a lanciare un messaggio di denuncia sui vizi della società e sui mali del tempo, che allora, ai tempi di Moliere, come oggi, rappresentano le ossessioni dell'uomo moderno. Uno spettacolo molto apprezzato dal pubblico che ha applaudito a scena aperta questo nuovo appuntamento con la rassegna "Amattori Insieme" rappresentata sul palcoscenico del teatro Vida.
(Le foto sono di Angelo Angiulli)