“Sveglia Italia”: Gravina dorme!
Quella connessione Wifi che doveva essere, ma ancora non è!
mercoledì 18 gennaio 2012
12.44
"Sveglia Italia": è questo il nome della campagna che la nota rivista Wired Italia lanciava ormai un anno fa, con l'obiettivo di creare una vera e propria rete wireless nazionale capace di portare la banda larga e il diritto di connettersi ad Internet ad ogni cittadino italiano. Una semplice iscrizione da parte dei comuni e il costo dell'affitto dell'"antennina" sarebbe stato gratuito per l'anno 2011. E così sarebbe stato anche a Gravina.
Non si ancora se quella sveglia poi non sia suonata o i dormiglioni non l'abbiano sentita, fatto sta che Gravina, dopo essersi iscritta al progetto risultando "vincitrice", ha lasciato che quel bando scadesse.
Il nostro Paese aderiva al progetto su proposta dell'allora portavoce del sindaco Divella, Giuseppe Schinco; quest'ultimo partecipava personalmente ai sopralluoghi per la scelta del "sito" in cui installare l'antenna e sollecitava chi di competenza ad accelerare i tempi. Nonostante le sollecitazioni pervenute da più parti, accanto a Schinco, i giovani democratici a settembre chiedevano spiegazioni, il consigliere provinciale Romita qualche settimana fa scriveva al commissario, il 31 dicembre scorso il bando è scaduto e del wi-fi a Gravina nessuna traccia! Spirato. Trapassato. Un colpo al cuore.
Se però non c'era da attendersi che da Palazzo di città si cospargessero il capo di cenere ammettendo di aver sbagliato e di non aver, così, permesso la fruizione gratuita per un anno del servizio, era inimmaginabile che addirittura si "rincarasse" la dose, attraverso il perdurare di una situazione di ingiustificato stallo.
La realtà dei fatti è che Gravina ha perso solo la possibilità di risparmiare 150 euro per l'anno 2011. A partire dall'anno successivo avrebbe comunque pagato quella somma, prezzo corrispondente all'"affitto del sistema", anche laddove il bando non fosse scaduto invano. E così periodicamente ogni anno quella somma necessariamente busserà alle casse del Comune.
Ma non saranno 150 Euro annuali a mandare in bancarotta Gravina!
Ora, abbiamo tutto. È stato scelto il sito, (piazza della Repubblica), c'è l'autorizzazione da parte del dirigente della scuola media inferiore Benedetto XIII, c'è l'antennina depositata nel "magazzino" del Palazzo di città, ci stiamo impegnando a rimuovere dalla mente il ricordo di un'occasione persa per l'anno 2011... a quanto pare manca solo qualcuno che contatti l'azienda per l'istallazione dell'antenna e "metta giù" i soldi. Ma quella chiamata…vade retro!
Non si ancora se quella sveglia poi non sia suonata o i dormiglioni non l'abbiano sentita, fatto sta che Gravina, dopo essersi iscritta al progetto risultando "vincitrice", ha lasciato che quel bando scadesse.
Il nostro Paese aderiva al progetto su proposta dell'allora portavoce del sindaco Divella, Giuseppe Schinco; quest'ultimo partecipava personalmente ai sopralluoghi per la scelta del "sito" in cui installare l'antenna e sollecitava chi di competenza ad accelerare i tempi. Nonostante le sollecitazioni pervenute da più parti, accanto a Schinco, i giovani democratici a settembre chiedevano spiegazioni, il consigliere provinciale Romita qualche settimana fa scriveva al commissario, il 31 dicembre scorso il bando è scaduto e del wi-fi a Gravina nessuna traccia! Spirato. Trapassato. Un colpo al cuore.
Se però non c'era da attendersi che da Palazzo di città si cospargessero il capo di cenere ammettendo di aver sbagliato e di non aver, così, permesso la fruizione gratuita per un anno del servizio, era inimmaginabile che addirittura si "rincarasse" la dose, attraverso il perdurare di una situazione di ingiustificato stallo.
La realtà dei fatti è che Gravina ha perso solo la possibilità di risparmiare 150 euro per l'anno 2011. A partire dall'anno successivo avrebbe comunque pagato quella somma, prezzo corrispondente all'"affitto del sistema", anche laddove il bando non fosse scaduto invano. E così periodicamente ogni anno quella somma necessariamente busserà alle casse del Comune.
Ma non saranno 150 Euro annuali a mandare in bancarotta Gravina!
Ora, abbiamo tutto. È stato scelto il sito, (piazza della Repubblica), c'è l'autorizzazione da parte del dirigente della scuola media inferiore Benedetto XIII, c'è l'antennina depositata nel "magazzino" del Palazzo di città, ci stiamo impegnando a rimuovere dalla mente il ricordo di un'occasione persa per l'anno 2011... a quanto pare manca solo qualcuno che contatti l'azienda per l'istallazione dell'antenna e "metta giù" i soldi. Ma quella chiamata…vade retro!