Tares: nessuno slittamento
Lagreca: "I sindacati conoscevano le scadenze". E precisa: "Non l'abbiamo introdotta noi, ma il governo nazionale".
sabato 29 giugno 2013
14.55
"La Tares non l'ho inventata io. Soprattutto, chiariamo che non si tratta di una tassa aggiuntiva, ma di una tassa che va a sostituire la vecchia Tarsu".
Nicola Lagreca, assessore al bilancio, risponde alle domande dei cittadini ed alle sollecitazioni dei sindacati. All'ordine del giorno, la più giovane tra le tasse, la Tares. "La Tares - dice l'assessore - non è una tassa comunale: è stata istituita dal governo nazionale. Attraverso la sua riscossione, l'amministrazione comunale provvederà a coprire il 100% delle spese per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Inoltre, un'altra parte degli incassi servirà per coprire tutte le spese per i servizi indivisibili quali illuminazione pubblica, manutenzione delle strade e tanto altro ancora. E non finisce qui, perché una percentuale ancora non ben definita sarà versata direttamente nelle casse del demanio".
Il responsabile del bilancio municipale, dopo aver specificato che in attesa di definire le tariffe, i Comuni applicano sugli acconti le percentuali della vecchia Tarsu 2012, prosegue il suo discorso rispondendo a Cgil, Cisl e Uil, che ieri hanno protocollato un richiesta di proroga per le scadenze della prima e seconda rata, fissate rispettivamente per il 30 giugno e il 30 settembre. "E' bene ricordare che in consiglio comunale - ribatte Lagreca - ci sono anche i rappresentanti dei sindacati, i quali hanno partecipato proprio in consiglio alla discussione sull'istituzione della Tares, nel corso della quale abbiamo fissato anche le scadenze di pagamento. La Tares, infatti, non a caso è stata ratificata a fine maggio proprio per consentire il pagamento delle prime rate a giugno. Tutti dovrebbero anche sapere che un provvedimento approvato dal consiglio può essere modificato solo dal consiglio e non dalla giunta o addirittura dall'assessore".
Chiudendo la polemica, Lagreca tranquillizza i cittadini, assicurando che "essendo un nuovo tributo e considerando che i bollettini sono arrivati un pò tardi, penso proprio che gli uffici chiuderanno un occhio se qualcuno dovesse pagare con qualche giorno di ritardo".
Nicola Lagreca, assessore al bilancio, risponde alle domande dei cittadini ed alle sollecitazioni dei sindacati. All'ordine del giorno, la più giovane tra le tasse, la Tares. "La Tares - dice l'assessore - non è una tassa comunale: è stata istituita dal governo nazionale. Attraverso la sua riscossione, l'amministrazione comunale provvederà a coprire il 100% delle spese per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Inoltre, un'altra parte degli incassi servirà per coprire tutte le spese per i servizi indivisibili quali illuminazione pubblica, manutenzione delle strade e tanto altro ancora. E non finisce qui, perché una percentuale ancora non ben definita sarà versata direttamente nelle casse del demanio".
Il responsabile del bilancio municipale, dopo aver specificato che in attesa di definire le tariffe, i Comuni applicano sugli acconti le percentuali della vecchia Tarsu 2012, prosegue il suo discorso rispondendo a Cgil, Cisl e Uil, che ieri hanno protocollato un richiesta di proroga per le scadenze della prima e seconda rata, fissate rispettivamente per il 30 giugno e il 30 settembre. "E' bene ricordare che in consiglio comunale - ribatte Lagreca - ci sono anche i rappresentanti dei sindacati, i quali hanno partecipato proprio in consiglio alla discussione sull'istituzione della Tares, nel corso della quale abbiamo fissato anche le scadenze di pagamento. La Tares, infatti, non a caso è stata ratificata a fine maggio proprio per consentire il pagamento delle prime rate a giugno. Tutti dovrebbero anche sapere che un provvedimento approvato dal consiglio può essere modificato solo dal consiglio e non dalla giunta o addirittura dall'assessore".
Chiudendo la polemica, Lagreca tranquillizza i cittadini, assicurando che "essendo un nuovo tributo e considerando che i bollettini sono arrivati un pò tardi, penso proprio che gli uffici chiuderanno un occhio se qualcuno dovesse pagare con qualche giorno di ritardo".