Tassa sulle grate dei marciapiedi: il Comune frena

L'assessore Lagreca: "No a nuove imposte". E precisa: "Quello in corso è solo un censimento".

giovedì 7 febbraio 2013 11.10
A cura di Antonella Testini
"Nessuna nuova tassa per i gravinesi".

Chiude il caso prima ancora che scoppi l'assessore al bilancio Nicola Lagreca (nella foto), interpellato a proposito degli ultimi accertamenti avviati dalla Andrani tributi sulle grate poste sui marciapiedi che, stando al regolamento comunale e all'interpretazione di esso confermata anche dagli uffici municipali, costituirebbero occupazione di suolo pubblico e che, per questo, potrebbero diventare oggetto di nuovi balzelli.

"In realtà – spiega l'assessore - i funzionari della "Andreani", a cui questa amministrazione ha affidato il compito di effettuare tutte le verifiche e tutti gli accertamenti sul canone per l'occupazione del suolo pubblico, stanno registrando e censendo tutto ciò che potrebbe essere assoggettato ad imposizione". E tutto significa proprio tutto: i passi carrabili, tende parasole, pensiline, fioriere, dehors e occupazioni varie sul suolo pubblico. "Il lavoro della "Andreani" - prosegue l'assessore - era iniziato proprio per scovare gli evasori dei passi carrabili, perché soprattutto per quelli si notava una fetta di evasione molto ampia. Poi gli stessi funzionari sono passati, con l'impiego del loro personale, a registrare tutto il resto". Rilevazioni che sono finalizzate alla creazione di un "Sit", ossia un Sistema integrato territoriale attraverso il quale l'amministrazione comunale, con l'utilizzo di un software fornito dalla medesima società, "potrà in qualsiasi momento verificare quali sono i punti della città da cui dobbiamo aspettarci il pagamento di un contributo. Ed una volta effettuate tutte le rilevazioni del caso e acquisiti i dati necessari, spetterà all'amministrazione comunale decidere se e cosa tassare", chiosa Lagreca.

E allora cosa dobbiamo aspettarci? "Dovete stare tranquilli perché non c'è nessun provvedimento da parte di questo Ente finalizzato a tassare queste grate. Del resto siamo cittadini anche noi e sappiamo bene quanto è difficile far quadrare i conti in famiglia". E se l'amministrazione comunale dovesse accorgersi che tassando le grate sul marciapiedi potrebbe incassare qualche migliaia di euro, cosa si deciderà? L'assessore non si scompone: "L'intenzione di questa amministrazione non è quella di spremere il limone e quindi di tassare l'eventuale uso del patrimonio, ma semplicemente quella di far fruttare al meglio l'intero patrimonio comunale".

Ma questa è un'altra storia e ve la racconteremo nei prossimi giorni.