Tenta di farla finita, salvato dai Carabinieri
Episodio avvenuto nel centro storico. Evitato un altro lutto, un disagio che impone riflessioni
sabato 5 ottobre 2019
9.06
Gravina ha pianto troppe persone negli ultimi anni, e anche di recente, per storie di disagio e di vissuti difficili che sono finiti con il suicidio. Una situazione che fa riflettere e che interroga le coscienze di tutti. Giovedì sera stava per ripetersi un triste copione. L'intervento provvidenziale dei Carabinieri della Stazione di Gravina ha evitato un altro lutto.
Il fatto è avvenuto nel centro storico. Un giovane di Gravina, deluso e provato per vicissitudini sentimentali, stava per compiere un gesto estremo. Si era legato ad un cancello in una stretta che avrebbe potuto essere letale.
Grazie alla chiamata al 112 da parte di un cittadino, che ha fatto pienamente il suo dovere civico, è stata allertata la centrale operativa dei Carabinieri. La telefonata è stata smistata alla Stazione di Gravina e subito i Carabinieri sono giunti sul posto, salvando il ragazzo che appariva in stato di incoscienza. Poi lo hanno accompagnato in ospedale per le cure del caso per poi affidarlo ai familiari. A lui tutti gli auguri per una pronta ripresa.
Volutamente si omettono altri dettagli perché le vicende personali vanno confinati nella sfera privata. L'episodio, comunque, è la spia di un malessere e s'impone una riflessione nella comunità, attraversata da tante situazioni di disagio. In una società iper-connessa che comunica molto ma crea solitudini - e questo non è certamente solo il caso di Gravina bensì qualcosa di generalizzato - occorre essere sempre più vicini alle persone che soffrono, soprattutto attenti a percepire il dolore nascosto. Le fragilità sono tante e per dignità spesso chi sta vivendo situazioni difficili non parla, lo tiene per sé. Bisogna parlare di più, saper ascoltare, incoraggiare chi è in difficoltà a trovare la forza, a farsi aiutare. Un compito che spetta a tutti.
L'ultimo episodio di ieri sera è sintomatico anche della necessità che chiunque sia sentinella, che intervenga quando qualcun altro è in difficoltà e in questo caso è stata molto positiva la collaborazione tra cittadini e istituzioni.
Il fatto è avvenuto nel centro storico. Un giovane di Gravina, deluso e provato per vicissitudini sentimentali, stava per compiere un gesto estremo. Si era legato ad un cancello in una stretta che avrebbe potuto essere letale.
Grazie alla chiamata al 112 da parte di un cittadino, che ha fatto pienamente il suo dovere civico, è stata allertata la centrale operativa dei Carabinieri. La telefonata è stata smistata alla Stazione di Gravina e subito i Carabinieri sono giunti sul posto, salvando il ragazzo che appariva in stato di incoscienza. Poi lo hanno accompagnato in ospedale per le cure del caso per poi affidarlo ai familiari. A lui tutti gli auguri per una pronta ripresa.
Volutamente si omettono altri dettagli perché le vicende personali vanno confinati nella sfera privata. L'episodio, comunque, è la spia di un malessere e s'impone una riflessione nella comunità, attraversata da tante situazioni di disagio. In una società iper-connessa che comunica molto ma crea solitudini - e questo non è certamente solo il caso di Gravina bensì qualcosa di generalizzato - occorre essere sempre più vicini alle persone che soffrono, soprattutto attenti a percepire il dolore nascosto. Le fragilità sono tante e per dignità spesso chi sta vivendo situazioni difficili non parla, lo tiene per sé. Bisogna parlare di più, saper ascoltare, incoraggiare chi è in difficoltà a trovare la forza, a farsi aiutare. Un compito che spetta a tutti.
L'ultimo episodio di ieri sera è sintomatico anche della necessità che chiunque sia sentinella, che intervenga quando qualcun altro è in difficoltà e in questo caso è stata molto positiva la collaborazione tra cittadini e istituzioni.