Teoria Gender, i dubbi dei Cinque stelle

Bisogna promuovere i principi di pari opportunità

giovedì 22 ottobre 2015 10.30
Sono mesi che assistiamo ad una paradossale disinformazione su un argomento che invece meriterebbe il rispetto e l'attenzione di tutti. Convegni, manifestazioni, incontri su di una questione che solo qualche tempo fa lo stesso Ministro dell'Istruzione Giannini ha ribadito essere basata su mere falsità.
Si sono raccolte firme in piazza, distribuito volantini e organizzato eventi come quello in programma a Gravina, tutto ciò è francamente inaccettabile, siamo di fronte ad una vera e propria azione d'istigazione all'omofobia che non può essere più sottaciuta o minimizzata a mera provocazione.

Vi ricordo che il comma 16 dell'articolo 1 della legge 107, la cosiddetta "Buona Scuola", è inequivocabile: "il piano triennale dell'offerta formativa assicura l'attuazione dei principi di pari opportunità, promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l'educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori".

Si tratta semplicemente di migliorare l'educazione delle future generazioni al rispetto reciproco, senza distinzione alcuna, chi afferma il contrario o è in malafede o non è in grado di comprendere ciò che è scritto nella legge. A questo punto, visto che l'incontro si svolgerà presso un luogo sacro per la crescita dell'individuo, auspico una presa di coscienza da parte di tutti per un evento che non avrebbe, quindi, più ragion d'essere. Il rispetto per i principi fondamentali dell'uomo passano anche dall'accettazione della propria e altrui sessualità. Ed è anche per questo che chiederemo nuovamente alla Regione l'emanazione di una circolare diretta a tutti gli Enti locali, al fine di dissipare ogni altro inutile dubbio sulla questione.