Terremoto nell'Api: Mazzilli lascia il gruppo consiliare
Formalizzata l'iscrizione al Misto. "Confermo fiducia al sindaco", dice l'interessato
giovedì 12 luglio 2012
20.10
Giuseppe Mazzilli lascia l'Api e confluisce nel gruppo misto.
Il primo vero strappo politico dell'era Valente si consuma nella mattinata di giovedì, quando il mister preferenze dei rutelliani, capace di far incetta di consensi alle ultime amministrative e di superare l'asticella dei 500 voti, si presenta in Comune e deposita all'ufficio protocollo la lettera che annuncia le sue intenzioni. Per tutta la giornata su quella missiva cala il silenzio. "Sinceramente non ne so nulla, non mi risulta", dice che è quasi sera il sindaco Alesio Valente. "Il disimpegno di Mazzilli? Non ne sono a conoscenza", afferma qualche minuto più tardi l'assessore Sergio Varvara, esponente dell'Api nel governo civico. "A noi non consta nulla", gli fa eco dal partito il segretario della sezione cittadina dell'Api, Luigi Evangelista. Eppure, anche ai vertici dei rutelliani gravinesi riesce difficile nascondere le fibrillazioni dei giorni scorsi, con Mazzilli da Radiopolitica dato in rotta di collisione col partito per le scelte da questi effettuate nel primo mese e mezzo di vita dell'amministrazione comunale. "Fibrillazioni sì, ce ne sono state", concede Evangelista, "ma quando c'è la volontà di discuterne e parlarne, una soluzione si trova sempre. E noi stasera ne parleremo nel corso di una riunione del direttivo".
A quella riunione, però, Mazzilli (in alto a sinistra nella foto; sullo sfondo, la sua lettera) non andrà. Perchè lui, dall'Api, è uscito. Ufficialmente, in una calda mattinata di luglio. La lettera della cui esistenza tutti dicono di non sapere nulla esiste. Ed è stata consegnata al presidente del consiglio comunale e, per conoscenza, al primo cittadino. "L'ho protocollata poco prima di mezzogiorno", si limita a confermare il diretto interessato. Che in quella missiva, acquisita anche da Gravinalife attraverso canali confidenziali, "comunica la propria decisione irrevocabile di confluire nel costituendo gruppo misto". Perchè "la decisione - precisa lo stesso Mazzilli - è conseguente ad una riflessione personale a seguito di intervenuta incompatibilità ambientale venutasi a creare con l'attuale dirigenza politica della locale sezione". Quindi, a seguire, la precisazione: "Confermo comunque la convinta adesione all'attuale maggioranza politica amministrativa e la fiducia incondizionata nei confronti del sindaco Alesio Valente, al quale non farò mancare l'apporto politico ed amministrativo, oltre che programmatico". Infine, l'auspicio. Ovvero l'augurio che "la presente decisione non venga strumentalizzata nel dibattito politico, essendo solo frutto di una personale, profonda riflessione finalizzata al sostegno convinto del progetto presentato e premiato dagli elettori nell'ultima tornata elettorale".
Arriva sera. Il sole va a dormire, resta il dubbio, sorge la domanda: quali sono le cause della lamentata incompatibilità tra l'ormai consigliere del gruppo misto ed il suo ex partito?
Il primo vero strappo politico dell'era Valente si consuma nella mattinata di giovedì, quando il mister preferenze dei rutelliani, capace di far incetta di consensi alle ultime amministrative e di superare l'asticella dei 500 voti, si presenta in Comune e deposita all'ufficio protocollo la lettera che annuncia le sue intenzioni. Per tutta la giornata su quella missiva cala il silenzio. "Sinceramente non ne so nulla, non mi risulta", dice che è quasi sera il sindaco Alesio Valente. "Il disimpegno di Mazzilli? Non ne sono a conoscenza", afferma qualche minuto più tardi l'assessore Sergio Varvara, esponente dell'Api nel governo civico. "A noi non consta nulla", gli fa eco dal partito il segretario della sezione cittadina dell'Api, Luigi Evangelista. Eppure, anche ai vertici dei rutelliani gravinesi riesce difficile nascondere le fibrillazioni dei giorni scorsi, con Mazzilli da Radiopolitica dato in rotta di collisione col partito per le scelte da questi effettuate nel primo mese e mezzo di vita dell'amministrazione comunale. "Fibrillazioni sì, ce ne sono state", concede Evangelista, "ma quando c'è la volontà di discuterne e parlarne, una soluzione si trova sempre. E noi stasera ne parleremo nel corso di una riunione del direttivo".
A quella riunione, però, Mazzilli (in alto a sinistra nella foto; sullo sfondo, la sua lettera) non andrà. Perchè lui, dall'Api, è uscito. Ufficialmente, in una calda mattinata di luglio. La lettera della cui esistenza tutti dicono di non sapere nulla esiste. Ed è stata consegnata al presidente del consiglio comunale e, per conoscenza, al primo cittadino. "L'ho protocollata poco prima di mezzogiorno", si limita a confermare il diretto interessato. Che in quella missiva, acquisita anche da Gravinalife attraverso canali confidenziali, "comunica la propria decisione irrevocabile di confluire nel costituendo gruppo misto". Perchè "la decisione - precisa lo stesso Mazzilli - è conseguente ad una riflessione personale a seguito di intervenuta incompatibilità ambientale venutasi a creare con l'attuale dirigenza politica della locale sezione". Quindi, a seguire, la precisazione: "Confermo comunque la convinta adesione all'attuale maggioranza politica amministrativa e la fiducia incondizionata nei confronti del sindaco Alesio Valente, al quale non farò mancare l'apporto politico ed amministrativo, oltre che programmatico". Infine, l'auspicio. Ovvero l'augurio che "la presente decisione non venga strumentalizzata nel dibattito politico, essendo solo frutto di una personale, profonda riflessione finalizzata al sostegno convinto del progetto presentato e premiato dagli elettori nell'ultima tornata elettorale".
Arriva sera. Il sole va a dormire, resta il dubbio, sorge la domanda: quali sono le cause della lamentata incompatibilità tra l'ormai consigliere del gruppo misto ed il suo ex partito?