Three is meglio che one (or two)

Ariani, Santomasi e Mazzilli stringono alleanza. Posti in giunta? "Vedremo".

venerdì 23 novembre 2012 18.00
A cura di Gianpaolo Iacobini
Si alleano, ma non si fondono. Non danno vita ad un nuovo gruppo, eppure comunicano le loro intenzioni con tanto di protocollo al sindaco e al presidente del consiglio. Dicono di aver scelto la via della simbiosi per rilanciare le politiche dell'occupazione, dei servizi sociali e della trasparenza amministrativa, ma se gli parli di visibilità, non si tirano indietro: "Un assessorato? Vedremo".

La notizia del giorno, peraltro già anticipata da Gravinalife: Maria Ariani, Francesco Santomasi e Giuseppe Mazzilli si uniscono. Per contare di più sullo scacchiere politico, dicono in molti. "Per contribuire meglio a far crescere Gravina", spiegano loro.

L'ufficialità dice che il duo Ariani-Santomasi, eletto nella fila di Fli prima di confluire tra i "Moderati Popolari" di Nicola Canonico, ed il single Mazzilli, oggi al Misto dopo una brevissima parentesi nell'Api, hanno deciso di mettersi insieme. Senza rinunciare ai gruppi di appartenenza, ma siglando un patto di consultazione permanente. "Un patto federativo - scrivono nella nota depositata in mattinata al protocollo del Comune - avendo comuni obiettivi ed in particolare: rilancio di politiche in favore dei disoccupati promuovendo sinergie pubblico-privato; potenziamento degli interventi nel campo dei servizi sociali; massima trasparenza nelle attività della pubblica amministrazione". Inoltre, "il patto federativo intercetterà tutti i suggerimenti e le proposte che andranno nella direzione di far crescere Gravina. Aiuteremo la maggioranza ad ottimizzare le future scelte nell'esclusivo interesse della comunità gravinese".

Un passo verso nuove intese, pur senza lasciare il recinto della maggioranza? Forse. Una decisione dettata dalla necessità di acquisire un maggior peso specifico? Probabile. Del resto, la necessità di riorganizzarsi e mettersi insieme, per ridefinire gli equilibri di una coalizione in cui - dietro le quinte - i piccoli partiti non fanno mistero di soffrire lo strapotere dei grandi, ovvero del duo Pd-Udc, è evidente. E che la stipula del patto a tre cada alla vigilia del consiglio comunale riservato all'approvazione dell'assestamento di bilancio, come dell'apertura della stagione delle nomine negli enti di sottogoverno, può essere pure una mera coincidenza temporale, ma anche no. "Per quanto mi riguarda", spiega telefonicamente Mazzilli, "io resto nel Misto. L'accordo è di vedersi e decidere insieme la linea da seguire in ordine ai singoli argomenti e punti da trattare". La sintesi sarà rappresentata da un portavoce, "che sarà eletto fra qualche giorno", precisa, ed al quale sarà riservato il compito di rappresentanza del trio. "Continueremo ad appoggiare la maggioranza, per rafforzarne l'azione", sottolinea il giovane consigliere comunale.

E la famosa visibilità? Possibile mai che un soggetto politico pesante in consiglio quasi quanto il Pd e quanto l'Udc non nutra aspirazioni? E che neppure pensi almeno ad un assessorato? Mazzilli ride, poi concede: "Vedremo. Strada facendo".