Timidi forconi anche a Gravina
La protesta si organizza su facebook
martedì 10 dicembre 2013
14.23
La protesta che ieri ha paralizzato l'Italia è arrivata anche a Gravina.
Nella serata di lunedì, infatti, circa una ventina di persone si sono riunite nei pressi delle Ferrovie dello Stato dove hanno tentato di creare un sit in di protesta contro le istituzioni italiane. Manifestanti di belle speranze avevano promesso di occupare la piazza intitolata a Padre Pio per tutta la notte, ma scoraggiati forse dal freddo o per le poche adesioni, si sono arresi nel giro di poche ore.
Oggi un altro gruppo ci riprova dopo che stamattina uno striscione apparso alle porte della zona industriale ha riacceso la voglia di protestare dei gravinesi.
"Meglio un giorno da leoni che 100 da pecora" recita lo slogan attorno al quale si è riunito un piccolo gruppo di manifestanti.
" Protestiamo contro questo Governo che ci sta schiacciando con le tasse" dice uno dei presenti che subito dopo osserva sconfortato "il problema è che a Gravina non si muove mai niente, sembra che qui vada tutto bene e che la crisi non sia arrivata in questo paese".
Rabbia che mista a delusione e indignazione ha acceso la miccia della ribellione che ora si tenta di organizzare con un evento creato su facebook.
"Presidio e blocco di Gravina in Puglia" si chiama la pagina attraverso cui liberi cittadini, disoccupati, commercianti e imprenditori si stanno organizzando per manifestare e aderire alla protesta dei Forconi sebbene tra i cittadini comuni ci sia ancora tanta resistenza.
Sulla pagina, infatti, è vivo il dibattito e mentre in Italia la manifestazione volge al termine, a Gravina si discute ancora se sia il caso o meno di protestare. "Se davvero vogliamo ancora considerarci italiani, dobbiamo alzare la testa e combattere anche noi gravinesi. Gravina deve avere il suo presidio" scrive qualcuno. "Solo adesso ci stiamo svegliando?" gli risponde una ragazza a cui prontamente altri ribattono "Meglio tardi che mai".
"Chi non lotta oggi non pianga domani" afferma il più deciso di tutti dopo aver contato appena 60 adesioni all'evento.
Intanto ulteriori dettagli saranno forniti nelle prossime ore. Per il momento gli organizzatori hanno deciso: l'incontro è fissato per le 18 nei pressi di un bar in viale Giudici Falcone e Borsellino.
"Ci incontriamo nel pomeriggio. Ci contiamo e vediamo cosa fare".
Nella serata di lunedì, infatti, circa una ventina di persone si sono riunite nei pressi delle Ferrovie dello Stato dove hanno tentato di creare un sit in di protesta contro le istituzioni italiane. Manifestanti di belle speranze avevano promesso di occupare la piazza intitolata a Padre Pio per tutta la notte, ma scoraggiati forse dal freddo o per le poche adesioni, si sono arresi nel giro di poche ore.
Oggi un altro gruppo ci riprova dopo che stamattina uno striscione apparso alle porte della zona industriale ha riacceso la voglia di protestare dei gravinesi.
"Meglio un giorno da leoni che 100 da pecora" recita lo slogan attorno al quale si è riunito un piccolo gruppo di manifestanti.
" Protestiamo contro questo Governo che ci sta schiacciando con le tasse" dice uno dei presenti che subito dopo osserva sconfortato "il problema è che a Gravina non si muove mai niente, sembra che qui vada tutto bene e che la crisi non sia arrivata in questo paese".
Rabbia che mista a delusione e indignazione ha acceso la miccia della ribellione che ora si tenta di organizzare con un evento creato su facebook.
"Presidio e blocco di Gravina in Puglia" si chiama la pagina attraverso cui liberi cittadini, disoccupati, commercianti e imprenditori si stanno organizzando per manifestare e aderire alla protesta dei Forconi sebbene tra i cittadini comuni ci sia ancora tanta resistenza.
Sulla pagina, infatti, è vivo il dibattito e mentre in Italia la manifestazione volge al termine, a Gravina si discute ancora se sia il caso o meno di protestare. "Se davvero vogliamo ancora considerarci italiani, dobbiamo alzare la testa e combattere anche noi gravinesi. Gravina deve avere il suo presidio" scrive qualcuno. "Solo adesso ci stiamo svegliando?" gli risponde una ragazza a cui prontamente altri ribattono "Meglio tardi che mai".
"Chi non lotta oggi non pianga domani" afferma il più deciso di tutti dopo aver contato appena 60 adesioni all'evento.
Intanto ulteriori dettagli saranno forniti nelle prossime ore. Per il momento gli organizzatori hanno deciso: l'incontro è fissato per le 18 nei pressi di un bar in viale Giudici Falcone e Borsellino.
"Ci incontriamo nel pomeriggio. Ci contiamo e vediamo cosa fare".