Torna a rivivere la casa delle cento stanze
Pulizia in corso d’opera. I residenti si lasciano incuriosire dai rumori
mercoledì 4 aprile 2012
9.41
Definita luogo del terrore, ambiente degradato e pericoloso, la casa delle "cento stanze" torna ad incuriosire passanti e residenti. Soliti ad un silenzio quasi sacrale in via Consolazione dopo la morte dei fratellini Pappalardi avvenuta nel febbraio 2008, i residenti si sono lasciati incuriosire da rumori e movimenti umani all'interno della casa.
Anche se il mistero e gli ambienti che caratterizzano lo stabile costituito da calcinacci caduti, mura pericolanti, rifiuti di ogni genere, buche profonde e pozzi scoperti potrebbero non far presagire nulla di buono, almeno per questa volta le ombre umane che si aggirano al suo interno sono operai a lavoro.
Da ieri, infatti, il tetro edificio, luogo fosco e deserto in cui si recavano a giocare i bambini, è oggetto di pulizia. Dal suo interno provengono rumori di tagliaerba e falciatrici e si intravedono sagome di uomini intenti a lavorare. Una pulizia che si spera non inviti altri bambini a considerare quel luogo un ambiente in cui avventurarsi.
L'invito rivolto a grandi e piccini è di rivalutare la casa delle cento stanze come luogo dedicato alla memoria dei due fratellini scomparsi e non come luogo di tragedia.
Anche se il mistero e gli ambienti che caratterizzano lo stabile costituito da calcinacci caduti, mura pericolanti, rifiuti di ogni genere, buche profonde e pozzi scoperti potrebbero non far presagire nulla di buono, almeno per questa volta le ombre umane che si aggirano al suo interno sono operai a lavoro.
Da ieri, infatti, il tetro edificio, luogo fosco e deserto in cui si recavano a giocare i bambini, è oggetto di pulizia. Dal suo interno provengono rumori di tagliaerba e falciatrici e si intravedono sagome di uomini intenti a lavorare. Una pulizia che si spera non inviti altri bambini a considerare quel luogo un ambiente in cui avventurarsi.
L'invito rivolto a grandi e piccini è di rivalutare la casa delle cento stanze come luogo dedicato alla memoria dei due fratellini scomparsi e non come luogo di tragedia.