Torna il Pdl e lancia le primarie per la scelta del sindaco del centrodestra
Intanto il Pli si unisce a Pri, Forza del Sud e Moderati e Popolari
mercoledì 1 febbraio 2012
12.29
Chi non muore si rivede. E si riaffaccia anche sulla scena politica.
Il Pdl gravinese torna a battere un colpo. Lo fa con un documento del coordinamento cittadino, guidato da Leo Vicino. Punto di partenza, "la consapevolezza del fatto che l'ultima amministrazione comunale, a causa dell'eterogeneità della coalizione e soprattutto dei troppi, ingombranti personalismi, ha peccato e non entusiasmato sotto il profilo politico, pur potendo rivendicare con orgoglio l'avvenuta adozione e approvazione di progetti e provvedimenti storici per Gravina". Segue lungo elenco nel quale figurano, tra gli altri, i finanziamenti incassati per il piano di rigenerazione urbana, per il recupero della pineta, la realizzazione della piscina, la riqualificazione del rione Piaggio. Ma a far notizia è altro: "In questi giorni - affermano i pidiellini - assistiamo attoniti a repentini cambi di schieramento e di casacca, all'abiura di ciò che si è condiviso fino al giorno prima, alla rinnegazione di un'intera vita politica pur di conquistare un posto, fosse anche in piedi, sul carro del presunto vincitore". Invece, per garantire stabilità ad una città che "da quasi vent'anni vive una instabilità politico-amministrativa dovuta all'esasperazione dei personalismi e della sterile ricerca di visibilità", il Pdl si dice pronto a spingere sul pedale del cambiamento. "Intendiamo perseguire il rinnovamento vero della classe dirigente, della poltiica e della città, confidando in alleanze di forze politiche, di donne, di uomini e principalmente di giovani che, in coerenza con i loro principi e la loro storia, vogliono lavorare per dare a Gravina un governo credibile, stabile e innovativo". Nomi? Nessuno. Solo una sfida, tutt'altro che simbolica, agli avversari del centro e della sinistra. Da giocare proprio su terreni un tempo congeniali proprio al centrosinistra: "Crediamo che sia necessario promuovere la partecipazione democratica attraverso le primarie quale metodo per l'individuazione del candidato sindaco".
Saranno davvero primarie? Chi vivrà, vedrà. E forse pure voterà. Nel frattempo, sempre al centro, luogo tradizionalmente di grandi manovre, continuano le operazioni di costruzione di nuovi soggetti politici. Il Pli, con il suo coordinatore Antonio Picciallo, rende infatti noto d'aver deciso di aderire all'aggregazione già costituita, nei giorni scorsi, da Pri, Forza del Sud e Moderati e popolari. "Questa scelta, in linea con le direttive regionali", spiega Picciallo, "va nel senso di stilare una lista che possa contribuire alla elezione di un candidato sindaco che sappia far sue le istanze della collettività e risolvere le numerose problematiche con le quali conviviamo". Quindi, l'apertura ai movimenti civici: "Siamo speranzosi di poter rinverdire gli scranni del consiglio comunale. Il nostro augurio è quello di poter condividere queste idee con altre forze politiche e movimenti civici che abbiano a cuore la nostra bella ma sfortunata Gravina".
Il Pdl gravinese torna a battere un colpo. Lo fa con un documento del coordinamento cittadino, guidato da Leo Vicino. Punto di partenza, "la consapevolezza del fatto che l'ultima amministrazione comunale, a causa dell'eterogeneità della coalizione e soprattutto dei troppi, ingombranti personalismi, ha peccato e non entusiasmato sotto il profilo politico, pur potendo rivendicare con orgoglio l'avvenuta adozione e approvazione di progetti e provvedimenti storici per Gravina". Segue lungo elenco nel quale figurano, tra gli altri, i finanziamenti incassati per il piano di rigenerazione urbana, per il recupero della pineta, la realizzazione della piscina, la riqualificazione del rione Piaggio. Ma a far notizia è altro: "In questi giorni - affermano i pidiellini - assistiamo attoniti a repentini cambi di schieramento e di casacca, all'abiura di ciò che si è condiviso fino al giorno prima, alla rinnegazione di un'intera vita politica pur di conquistare un posto, fosse anche in piedi, sul carro del presunto vincitore". Invece, per garantire stabilità ad una città che "da quasi vent'anni vive una instabilità politico-amministrativa dovuta all'esasperazione dei personalismi e della sterile ricerca di visibilità", il Pdl si dice pronto a spingere sul pedale del cambiamento. "Intendiamo perseguire il rinnovamento vero della classe dirigente, della poltiica e della città, confidando in alleanze di forze politiche, di donne, di uomini e principalmente di giovani che, in coerenza con i loro principi e la loro storia, vogliono lavorare per dare a Gravina un governo credibile, stabile e innovativo". Nomi? Nessuno. Solo una sfida, tutt'altro che simbolica, agli avversari del centro e della sinistra. Da giocare proprio su terreni un tempo congeniali proprio al centrosinistra: "Crediamo che sia necessario promuovere la partecipazione democratica attraverso le primarie quale metodo per l'individuazione del candidato sindaco".
Saranno davvero primarie? Chi vivrà, vedrà. E forse pure voterà. Nel frattempo, sempre al centro, luogo tradizionalmente di grandi manovre, continuano le operazioni di costruzione di nuovi soggetti politici. Il Pli, con il suo coordinatore Antonio Picciallo, rende infatti noto d'aver deciso di aderire all'aggregazione già costituita, nei giorni scorsi, da Pri, Forza del Sud e Moderati e popolari. "Questa scelta, in linea con le direttive regionali", spiega Picciallo, "va nel senso di stilare una lista che possa contribuire alla elezione di un candidato sindaco che sappia far sue le istanze della collettività e risolvere le numerose problematiche con le quali conviviamo". Quindi, l'apertura ai movimenti civici: "Siamo speranzosi di poter rinverdire gli scranni del consiglio comunale. Il nostro augurio è quello di poter condividere queste idee con altre forze politiche e movimenti civici che abbiano a cuore la nostra bella ma sfortunata Gravina".