Tre gravinesi in manette
Rubavano 100 chili di rame a Irsina.
domenica 16 marzo 2014
00.45
Un bottino di cento chili di rame, per tre gravinesi in trasferta ad Irsina.
E' nella tarda serata di venerdì, che si consuma il furto di cento chili di cavi in rame, asportati dalla linea aerea della Telecom Italia, in una località chiamata "Destro Bradano". A finire in manette, con l' accusa di furto aggravato in concorso, tre persone residenti a Gravina, un uomo, una donna ed un ragazzo rispettivamente di quarantanove, quarantaquattro e ventisei anni, dei quali non sono state rese note altre generalità.
Colti sul fatto, dai Carabinieri della Stazione locale e del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Tricarico, i ladri di rame due dei quali già noti alle forze dell'ordine, stavano caricando sulla Fiat Punto di loro proprietà il bottino del valore di 5.000 euro, tentando inoltre invano la fuga. Sull'automobile, sequestrata dai Carabinieri, l'attrezzatura utilizzata per asportare i cavi che saranno presto restituiti alla compagnia telefonica.
Per i tre sono scattati gli arresti domiciliari, secondo quanto stabilito dal magistrato di turno della Procura della Repubblica di Matera. Istanza confermata stamane, quando giudicati per direttissima presso il tribunale di Matera, sono stati condotti presso le loro abitazioni per la detenzione domiciliare. Per il più giovane invece, resta l'obbligo di presentarsi presso la Procura generale della Repubblica.
E' nella tarda serata di venerdì, che si consuma il furto di cento chili di cavi in rame, asportati dalla linea aerea della Telecom Italia, in una località chiamata "Destro Bradano". A finire in manette, con l' accusa di furto aggravato in concorso, tre persone residenti a Gravina, un uomo, una donna ed un ragazzo rispettivamente di quarantanove, quarantaquattro e ventisei anni, dei quali non sono state rese note altre generalità.
Colti sul fatto, dai Carabinieri della Stazione locale e del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Tricarico, i ladri di rame due dei quali già noti alle forze dell'ordine, stavano caricando sulla Fiat Punto di loro proprietà il bottino del valore di 5.000 euro, tentando inoltre invano la fuga. Sull'automobile, sequestrata dai Carabinieri, l'attrezzatura utilizzata per asportare i cavi che saranno presto restituiti alla compagnia telefonica.
Per i tre sono scattati gli arresti domiciliari, secondo quanto stabilito dal magistrato di turno della Procura della Repubblica di Matera. Istanza confermata stamane, quando giudicati per direttissima presso il tribunale di Matera, sono stati condotti presso le loro abitazioni per la detenzione domiciliare. Per il più giovane invece, resta l'obbligo di presentarsi presso la Procura generale della Repubblica.